Area Cani. Le regole, cosa fare e cosa evitare

Sappiamo bene che i nostri cani hanno bisogno di attività fisica e stimolo psicologico costante per vivere una vita sana ed in armonia con il proprio nucleo familiare. Per questo in molte città, i comuni hanno riservato degli spazi specifici… l’area cani o area “sgambamento”. Tali aree sono recintate e delimitate. Con questo articolo cercheremo di informare su quelle che sono le regole scritte e non scritte e di buon senso che dovrebbero vigere sempre in un luogo come l’area cani o area sgambamento.

Quante volte abbiamo sentito consigli sulla buona gestione dei nostri cani e quante volte di fronte a comportamenti di insofferenza, di “presunti dispetti“, di gelosia, di aggressività o difficoltà varie abbiamo sentito chiedere: <Ma il cane che attività fisica e mentale fa? Quante volte viene portato a spasso?>.

Pubblicità

Tali domande nascono spontanee a qualunque cinofilo informato. Infatti l’esercizio (fisico e mentale) viene in maniera indiscussa ritenuto la base dell’attività di un cane per ottenere un normale comportamento ed un appagato stabile equilibrio. Il lavorare (sono stati selezionati spesso per uno scopo da lavoro) e sfogarsi fisicamente e mentalmente o giocare a farlo è il mezzo per rendere un cane appagato. Esempio pratico… ho un cane da caccia, ma non vado a caccia: Posso farlo giocare a cercare un giocattolo, a riportarlo, ad inseguirlo… eccetera.

Ad ogni modo lo stimolo, qualunque esso sia, non sostituirà mai comunque la passeggiata che il cane deve fare con il suo umano. La passeggiata infatti, serve a stabile una connessione, con il proprio proprietario. E’ l’ancestrale tipico comportamento di un branco di cani che pattuglia il territorio, che si sposta, che esplora… Ma bisogna saper passeggiare, uscire di casa con calma e non far tirare il cane al guinzaglio, deve essere un momento piacevole per entrambi 🙂

L’area sgambamento. La legge

Dobbiamo capire che l’area cani o area sgambamento, non è un luogo dove giocare con il nostro cane come se fossimo nel giardino di casa. E’ un luogo frequentato da più cani e più persone ed è necessaria un po’ di tolleranza e di comprensione.

Ogni comune ha il proprio regolamento che dovrebbe essere scritto al di fuori dell’area. La legge prevede che all’interno dell’area cani i proprietari possano lasciare liberi dal guinzaglio il proprio cane. Ma restano in ogni momento responsabili del comportamento del proprio cane e degli eventuali danni a cose, animali o persone. Il proprietario deve raccogliere gli escrementi del proprio cane ed evitare situazioni di pericolo.

La preparazione

Prima di entrare avremo osservato le dinamiche presenti nell’area cani, il tipo ed il comportamento dei cani presenti ed il loro rapporto tra loro e con gli umani. Valutando se il nostro cane possa essere compatibile con i cani all’interno. Se i proprietari stanno attenti vigilando o restano distanti a chiacchierare per i fatti loro o peggio ancora alienati su una panchina con il proprio telefono in mano.

Cerchiamo di valutare da una distanza che non permetta il faccia a faccia tra il nostro cane e quelli presenti in area cani attraverso una rete, una recinzione, un cancello. Questo perché potrebbe scatenarsi “un’attacco da separazione” (come l’ho ribattezzato). Ne parlavo in un altro articolo, dove discutevamo su come presentare un nuovo cane al nostro in previsione di una convivenza e rimandavo a questo video: Attacco al cancello

Ancor prima di entrare si sarà chiesto ai proprietari presenti (quando possibile) se per loro rappresenta un problema il nostro ingresso.

L’attesa

Ci si potrebbe trovare di fronte a situazioni in cui il proprietario presente già all’interno (incerto della reazione del proprio cane) resti solo nella eventualità che il proprio cane sia attorniato da cani che già conosce. Cani dunque con i quali si trovi a proprio agio e decida di uscire (sarebbe auspicabile) nel momento in cui un altro proprietario sconosciuto voglia entrare con il proprio cane.

Nel caso in cui si debba aspettare fuori che uno o più componenti escano dall’area, evitiamo di sostare davanti al cancello impazienti. Oppure di sfilare con il nostro cane attorno alla recinzione disturbando la quiete di chi è ancora all’interno. Allontaniamoci e torniamo eventualmente dopo un ragionevole tempo, magari avendolo preventivamente comunicato a chi è dentro. O aspettiamo di vedere uscire cane e proprietario che si aspettava, ma a debita distanza.

Entriamo in area cani

Risulta chiaro che bisogna si sia anche noi preparati prima di accedere all’area cani con il proprio pelosetto… non si portano cani estremamente eccitati e nevrotici o aggressivi. Se il problema è solo l’eccitazione, bisogna far si che siano calmi prima di accedere ed incontrare gli altri cani presenti.

Area cani a Messina
area cani

C’è una zona antecedente l’area vera e propria, una sorta di saletta anticamera che permette al proprietario di calmare il proprio cane, togliere il guinzaglio e lasciare che il cane entri nell’area. E’ importante che il cane entri senza il vincolo di essere legato (e per questo c’è un motivo).

Ecco che capiamo che oltre alle regole dettate dal comune, sarebbe necessario applicare tutta una serie di comportamenti , sicuramente ovvi per la maggior parte di noi, ma forse non per tutti e così vediamo di fare un po’ di esempi.

L’area cani cosa bisogna fare e cosa evitare

Oltre a ciò che abbiamo già menzionato creiamo adesso una lista delle cose più o meno ovvie, da fare e da non fare

L’ovvio

  • Raccogliere le deiezioni del proprio cane qualora dovesse espletare i suoi bisogni. L’area cani è attrezzata per permettere ai proprietari di raccogliere e gettare gli escrementi dei propri cani e mantenere un ambiente pulito.
  • Introdurre cani in uno stato di salute consono. Ovvero, non femmine in calore, non cani malati, non cani notoriamente aggressivi. Si, invece, a cani vaccinati, equilibrati, dotati di microchip, ben socializzati
  • Entrando richiudiamo con attenzione il cancello alle nostre spalle ed evitiamo di sostare davanti al cancello stesso (faremo attenzione anche uscendo a non far scappare qualche cane). Avanziamo di qualche metro così da evitare la situazione che il nostro cane sia “chiuso all’angolo” dagli altri cani, che sicuramente accorreranno incuriositi per conoscerlo. Lasciamo ovviamente che tutto ciò accada.
  • I bambini in area cani devono essere sempre sotto la custodia di un adulto e comunque sotto una certa età sarebbe preferibile non entrassero. I cani saranno già parecchio eccitati per conto loro, non è necessario introdurre altra fonte di eccitamento, con bambini che urlano con toni acuti, corrano e facciano…. i bambini 🙂 .
  • Non lasciare mai il cane all’interno dell’area incustodito allontanandosi.

Il meno ovvio

  • Tenere il cane senza guinzaglio, in modo tale che sia libero di esprimere tutto l’insieme di segnali comunicativi tipici, che nella loro complessità rappresentano una comunicazione chiara ed univoca per tutti i cani già presenti. Se tenuto al guinzaglio infatti… non potrà conoscerli e non potrà scappare il che nella scala di possibilità (scappo-attacco-ignoro-mi sottometto) diventa attacco! Tenerlo al guinzaglio può creare difficoltà di comunicazione nel nostro cane, ma ancor peggio potrebbe far si che la nostra insicurezza (timore, ansia, incertezza, debolezza di qualsiasi tipo) attraverso il guinzaglio, arrivi al nostro cane e questi reagisca entrando in modalità di protezione, di chiusura, di aggressività o eccessiva timidezza.
  • Non trattare gli altri cani presenti come se fossero nostri. Chiediamo il permesso ai proprietari se vogliamo accarezzarli e il suo intervento se è necessario vengano corretti (un cane socievole con i cani, non è detto tolleri un rimprovero da uno sconosciuto).
  • Evitare potenziali momenti di conflittualità introducendo cibo o giocattoli. Non mettersi dunque neppure a lanciare pietre, pigne,legnetti che potrebbero far scatenare possessività nei cani, soprattutto quelli molto competitivi e giocherelloni.
  • Se il nostro cane dovesse assumere un atteggiamento troppo invasivo con altri cani, o il tipico atteggiamento del bullo (troppo dominante) o eccessivo abbaiare… dovremo correggerlo ed eventualmente uscire dall’area cani, farlo calmare e successivamente rientrare. Neppure a dirlo che la correzione deve avvenire istantaneamente in concomitanza di un ringhio aggressivo o proprio in caso di rissa (da qui… costante vigilanza). Ovviamente saremo in gradi di distinguere il ringhiare aggressivo da quello di avvertimento o di gioco eccitato.

I consigli

  • Teniamo il guinzaglio sempre vicino per ogni evenienza. Anche da usare come cappio improvvisato e far si che il cane molli la presa per mancanza di ossigeno (usato come se fosse un collare a scorrimento) ed i proprietari di cani dal morso (a “coccodrillo” 🙂 ) dovrebbero portare sempre un break stick (ed essere capaci di usarlo). Mi sembra altrettanto ovvio che i proprietari di cani con forte aggressività intraspecifica debbano valutare l’uso dell’area in maniera matura e sicura.
  • I proprietari di cani molto piccoli devono accertarsi che i cani presenti siano compatibili e non devono in caso di insicurezza prenderli in braccio. Questi cani spesso vengono poco disciplinati e corretti dai propri padroni in casa. Se tu hai un cane così assicurati che non creda di poter comandare cani di stazza ben superiore come fa con i componenti del suo branco-famiglia in casa. Un cane più grande, più forte e sicuro di sé, non ci metterebbe più di un paio di secondi a metterlo “al proprio posto” (a volte con conseguenze spiacevoli).

Accertati inoltre non entri in modalità “proteggo il mio padrone” e dagli così la possibilità di divertirsi come tutti gli altri cani allontanandolo da te se è il caso.

In linea generale ricordiamo che il cane al guinzaglio reagisce in maniera spropositata e spesso anche aggressiva per diversi motivi che possono insieme coesistere e concorrere oppure no:

  • Il cane sente la tensione del guinzaglio del proprietario;
  • Il cane è legato e nella scelta, scappo–> ti attacco—> ti ignoro, se è legato e non può scappare passa all’attacco;
  • Il cane è frustrato per non poter raggiungere il gioco, il nuovo arrivato e si innervosisce;
  • Il cane è impossibilitato data l’immobilità costretta dal guinzaglio nel potersi esprimere con i movimenti del corpo e così convenire tutta l’importantissima messaggistica del linguaggio del corpo, viene frainteso, fraintende e scoppiano i casini da fraintendimento 
Se vuoi sostenere il Blog puoi “offrirmi un caffè”:

https://paypal.me/Blogdog22?country.x=IT&locale.x=it_IT

Potrebbe interessarti anche:

https://alessiopalleschi.com/antropomorfizzazione/
Pubblicità

Alexdogs

Ciao! Sono Alessio Palleschi La mia passione per la cinofilia, che mi segue da 40 anni, mi ha portato negli ultimi tempi a voler aiutare sempre più persone a creare un rapporto migliore con i propri cani, a gestire e far crescere il proprio cane nel migliore dei modi in completa autonomia. Esplora gli articoli, le guide e gli approfondimenti che ho pubblicato su questo Blogdog!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Il contenuto è protetto da Copyright !!