I cani possono mangiare le uova? Ed il guscio?
L’argomento alimentazione è spesso pieno di dubbi ed incertezze. Due delle domande che vengono più spesso poste sono quelle relative alla possibilità o meno per i cani di mangiare le uova, oppure le ossa.
Vediamo di affrontare i due argomenti comuni all’alimentazione dei cani, ma con caratteristiche differenti sia nella filosofia di utilizzo che sulle motivazioni od eventuali precauzioni. Per quanto riguarda l’integrazione usata da qualcuno in una dieta industriale di mangime, è bene far presente come essa possa essere fatta consentendo alle proteine altamente digeribili dell’uovo di integrare quelle scarsamente digeribili del mangime, ma l’uso del guscio per incrementare l’apporto di calcio ha meno impatto benefico di ciò che si creda (il mangime già è bilanciato). Discorso diverso in alimentazione casalinga dove è quasi un obbligo integrare il calcio, spesso carente nella cucina “fai da te”.
Affrontiamo l’argomento ossa nell’articolo dedicato.
Qui, come da titolo, affrontiamo l’argomento uova. Come avrai intuito la risposta alla domanda: <I cani possono mangiare le uova> è <SI>.
I cani generalmente possono mangiare le uova, fanno eccezione i casi di intolleranza,allergia, obesità o altre situazioni patologiche accertate dal Medico Veterinario.
Ma per i cani sani, non vi sono controindicazioni se non nelle quantità, la parola d’ordine è moderazione.
L’uovo in sé rappresenta una fonte di nutrienti notevole e variegata. Ha un valore biologico del 100% ovvero la totalità della fonte proteica viene utilizzata dall’organismo. Questo è molto vantaggioso soprattutto nei casi di insufficienza renale dell’organismo. Pensiamo alla differenza con altre fonti come la Carne bovina 80%; Pesce 78%; Riso 59%; Patate 34%.
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Caratteristiche nutrizionali
Nell’uovo troviamo il tuorlo, ricco di proteine, lipidi ed anche di acidi grassi polinsaturi importanti per la lucentezza del pelo (tra le altre cose). L’albume ha una forte componente proteica e meno grassa. Infine il guscio è un’ottima fonte di integrazione di Calcio. Vediamo sotto la componente nutrizionale di un uovo intero senza guscio (Fonte USDA).
Notiamo subito un’importante presenza di minerali quali il sodio, il ferro, il magnesio e lo zinco. E tra le vitamine un buon apporto di Vit A-B5-B9-B12-D e Colina Totale.
Energia (kcal) | 128 |
Proteine (g) | 12,4 |
Lipidi (g) | 8,7 |
Carboidrati disponibili (g) | 0 |
Fibra totale (g) | 0 |
Sodio (mg) | 137 |
Potassio (mg) | 133 |
Ferro (mg) | 1,5 |
Calcio (mg) | 48 |
Fosforo (mg) | 210 |
Magnesio (mg) | 13 |
Zinco (mg) | 1,2 |
Rame (mg) | 0,06 |
Selenio (µg) | 5,8 |
Tiamina Vit.B1 (mg) | 0,09 |
Riboflavina Vit. B2 (mg) | 0,3 |
Niacina Vit. B3 (mg) | 0,1 |
Vitamina A retinolo eq, (µg) | 225 |
Cobalamina Vit. B12 (ug) | 0,89 |
Piridossina Vit. B6 | 0,17 |
Colecalcifenolo Vit. D (IU) | 87 |
Acido Folico Vit. B9 (µg) | 30 |
Colina Totale (mg) | 251 |
Acido panthothenico Vit. B5 (mg) | 1,533 |
Fillochinone Vit K (µg) | 0,3 |
Vitamina D µg | 2 |
L’importanza del guscio nell’integrazione
Le ricette sul Web
Non è raro trovare anche sul web parecchie diete formulate con evidenti scompensi. Nello studio Evaluation of Recipes of home-prepared maintenance diets for dogs (Valutazione delle ricette delle diete di mantenimento preparate in casa per i cani) , si prendevano in riferimento più di un centinaio di diete scritte in portoghese e si evidenziava proprio questo:
Il presente studio ha valutato le ricette di diete preparate in casa per cani e gatti pubblicate in portoghese. Sono state valutate in totale 106 diete: ottanta per cani, ventiquattro per gatti e due destinate a entrambe le specie. È stato utilizzato un pacchetto software commerciale per analizzare le diete e un database di composizione chimica degli ingredienti è stato costruito sulla base delle Tabelle brasiliane della composizione degli alimenti e del Database dei nutrienti del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti. La composizione chimica stimata di ciascuna ricetta è stata confrontata con le Linee guida nutrizionali per alimenti per animali domestici completi e complementari per cani e gatti (Fédération Européenne de L'industrie des Aliments Pour Animaux Familiers; FEDIAF, 2014) per le raccomandazioni di manutenzione (come unità / MJ). La maggior parte delle ricette (48%) non ha determinato con precisione ingredienti e quantità. Tutte le diete avevano almeno un nutriente al di sotto delle raccomandazioni e tutti i nutrienti studiati erano carenti in almeno una dieta. I nutrienti più frequenti sotto la raccomandazione erano: Fe (68,3% delle ricette per cani; 100% delle ricette per gatti); vitamina E (82 · 9% delle ricette per cani; 84 · 6% delle ricette per gatti); Zn (75 · 6% per i cani; 88 · 4% per i gatti); Ca (73 · 2% per i cani; 73% per i gatti); Cu (85 · 4% per i cani; 69 · 2% per i gatti); colina (85 · 4% per cani; 69 · 2% per gatti); riboflavina (65 · 8% per i cani; 11 · 5% per i gatti); tiamina (39% per i cani; 80 · 7% per i gatti); e vitamina B 12 (61% per i cani; 34 · 6% per i gatti). Queste ricette possono potenzialmente esporre gli animali a carenze nutrizionali ed è importante informare i proprietari dei rischi di fornire diete preparate in casa.
I limiti del fai da te
Spesso i proprietari che fanno fare al proprio cane una dieta casalinga fai da te, sono convinti di fornire una sufficiente quantità di calcio. Questo perchè forniscono spesso una tazza di latte (se tollerato), uno yogurt, bucce di parmigiano, ricotta ed altre fonti di calcio.
La realtà è che, come abbiamo avuto modo di vedere direttamente con il Calcolatore Blogdog di Micronutrienti del cane, non vi sono solo i requisiti minimi di Calcio da dover raggiungere (in base al peso del cane), ma vi è anche la fondamentale relazione nel rapporto tra Calcio e Fosforo (Ca:P) da dover tenere in considerazione. Nel cane adulto, (fatta eccezione per la razza degli alani) il rapporto tra Calcio e Fosforo deve essere nel “range” tra 1,1:1 e 1,8:1. Ciò significa che se fornisco 1000mg di Fosforo il Calcio dovrà essere tra 1100mg a 1800mg (ovviamente c’è anche un massimo da non dover superare che si calcola, così come il minimo, sulla base del peso metabolico del cane). Da 1,1 a 1,3 è l’optimum
Il problema integrando con Yogurt o altre fonti di origine animale è che insieme alla quantità di Calcio (Ca) contenuta nell’alimento, andrò a fornire anche un’altrettanto importante quantità di Fosforo (P) che “annullerà” (nel rapporto) gli effetti dell’integrazione. Dunque non essendoci sufficiente Calcio nell’alimentazione il cane lo ricaverà dalle proprie ossa che ne offrono una consistente riserva.
Riserva che però andrà sempre più diminuendo comportando (in caso di carenze prolungate) alla rarefazione della presenza di Calcio nelle ossa del cane, con potenziali fratture e problematiche articolari (nel lungo periodo). Nelle radiografie di cani che presentano queste carenze, le ossa non risultano di un bel bianco marcato, ma velate e un po’ trasparenti.
La regolazione del calcio endogeno
E’ proprio grazie a questo meccanismo di regolare il rapporto e la quantità di Calcio presente in circolo che nelle analisi del soggetto non viene mai riscontrata una carenza di Calcio, ma dove il cane lo prenda (se non integrato nella dieta) lo abbiamo ben capito 😮 .

Un guscio d’uovo contiene mediamente circa 800mg di Ca. Considerato che le dimensioni spesso variano anche di molto tra le uova in commercio possiamo darci come base indicativa il cucchiaino da thé. Un cucchiaino da thè di guscio d’uovo triturato infatti, equivale a circa 2000mg di Calcio (2 grammi). Il perchè è presto detto il guscio d’uovo è composto all’incirca dal 35-40% di Calcio, dunque su un grammo di guscio d’uovo potremo dire che 350mg-400mg siano di Calcio (fondamentalmente dipende dalla gallina che l’ha fatto e di cosa si nutriva)
Come base indicativa possiamo dire che un cane del peso di 3Kg avrà un requisito minimo giornaliero (da apportare con la dieta) di 296mg di Ca e 250 di P e dunque un rapporto di 1,2:1. Un cane di 30 Kg avrà invece un requisito minimo giornaliero 1666 mg di Ca e 1410 mg di P ovvero Ca:P = 1,2:1

Come preparare il guscio?
Facciamo attenzione, per scrupolo igienista, che il guscio non sia sporco di feci della gallina e comunque ricordiamo che la Salmonella è facilmente eliminabile con la cottura. Io consiglio di cuocere il guscio raggiungendo una temperatura di almeno 85 gradi (per definizione: al cuore del prodotto) per qualche minuto così da essere certi di debellare il guscio da Escherichia Coli e Salmonella. Il guscio asciutto e triturato può essere conservato per molte settimane in luogo non umido a temperatura ambiente (da evitare il frigorifero).
Dico asciutto perchè io in realtà non lo metto nel forno a 85 gradi bensì lo metto a bollire in un pentolino. Raggiunto il bollore e dunque 100 °C spengo, faccio asciugare, raffreddare e trito tutto con un mattarello da cucina o nel frullatore. Il guscio ha una pellicola (in realtà due) che dopo la bollitura si può facilmente separare dal guscio stesso. L’operazione non è necessaria perchè la membrana stessa può essere fornita al cane senza controindicazioni. Addirittura se il guscio viene cotto a 85°C le sostanze nutritive della membrana non si denaturano e possono essere un’integrazione che chiaramente non apporta evidenti migliorie, ma si ritiene che in animali con patologie articolari siano di aiuto (nessuna documentazione su animali sani, dunque l’utilità nel nostro caso è dubbia, ma comunque non sono controindicate).
Uova crude o cotte?
L’uovo può essere offerto sia crudo che cotto. Osserviamo come vi siano alcuni aspetti positivi ed altri negativi in entrambi i casi. Vediamoli meglio insieme.
L’uovo crudo viene offerto solitamente come componente (quasi essenziale) delle diete Barf (Biologically Appropriate Raw Food) o “diete a crudo”. C’è chi preferisce offrirlo sempre sodo. Chi offre solo il tuorlo crudo eccetera…
Uova crude. Aspetti positivi

- Le Proteine sono altamente digeribili e disponibili.
- Grassi Polinsaturi presenti nel tuorlo disponibili per l’organismo.
- Grossi quantitativi di Biotina nel tuorlo che in parte compensano la funzione negativa dell’Avidina contenuta nell’albume.
Uova Crude. Aspetti negativi
- Eccesso di Avidina che interferisce con l’assorbimento della Biotina (Vitamina B7). L’avidina è una glicoproteina presente nell’albume che resiste all’azione proteolitica dell’apparato gastrointestinale ed impedisce l’assorbimento della Biotina. La Biotina è importante nella sintesi degli acidi grassi e nella risintesi dei glucidi… (tra le altre cose). E’ difficile assistere ad una carenza di Biotina normalmente, essa infatti la ritroviamo sia in alimenti di origine animale che vegetale. Però una nutrizione con parecchio albume di uovo crudo può portare ad una carenza di biotina, per il motivo già esposto.
- Maggiore possibilità di contrarre la salmonellosi. Sebbene gli studi del settore abbiano dimostrato come la probabilità di venire in contatto con una quantità tale di Salmonella pur fornendo uovo crudo sia nell’ordine di tre uova all’anno su un quantitativo di 100 uova consumate nell’intero periodo ( statistica percentuale)… Il problema si pone soprattutto se le uova non sono state conservate in frigo ma mantenute all’area aperta per parecchi giorni, il che porta alla proliferazione della salmonella nell’uovo stesso. Infatti ricordo che non è solo la presenza di un ceppo di Salmonella, i problema, ma anche la sua quantità. In media i cani sono poco sensibili al problema salmonellosi perchè il loro stomaco è in grado di distruggere la maggior parte di salmonelle, ma comunque per quanto raro il rischio c’è.
La Biotina in passato era anche nota come: vitamina H (o talvolta vitamina I) nella nomenclatura tedesca; vitamina B7 in quella anglosassone; vitamina B8 in quella francese.
https://it.wikipedia.org/wiki/Biotina
Una nota in più sulla Salmonella
Cani e gatti sono ben “attrezzati” per gestire una presenza batterica di Salmonella nell’intestino. Studi scientifici riportano che almeno un cane su tre ha presenza di Salmonella, ma ciò non significa che sia malato o possa ammalarsi nel breve o lungo periodo. Quindi il rischio maggiore riguarda principalmente i membri umani della famiglia. Tuttavia con un po’ di buon senso e semplici norme igienico-sanitarie durante la preparazione del pasto dei nostri animali, il rischio può essere ridotto notevolmente.
Uova Cotte. Aspetti positivi

- Beh sostanzialmente tutti quegli aspetti negativi dell’offrire uova crude come la presenza dell’avidina o di salmonella si trasformano in aspetti positivi grazie alla loro mancanza risultante della cottura dell’alimento. Attenzione però che per quanto concerne la presenza di salmonella anche i cibi cotti o la verdura non lavata possono essere contaminati da eventuali contatti con cibi crudi che ne contengano la presenza (o per le verdure i fertilizzanti che la concimavano).
- Va da sè che cuocendo l’uovo, il quantitativo settimanale possa anche essere maggiore che se non offerto crudo.
Uova Cotte. Aspetti negativi
- Chiaramente la cottura comporta una diminuzione dei quantitativi di vitamine e minerali utilizzabili dall’animale. Ma di questo ne abbiamo parlato, un po’ più nel dettaglio citando le fonti scientifiche, nell’argomento integrazione.
Uova nella dieta. Che quantità?
Abbiamo già appurato che il nostro cane non abbia allergie o reazioni avverse di altro tipo alle uova. Però potrebbe nascere il dubbio sulle corrette quantità di uova da poter offrire…
Beh l’uovo, come abbiamo visto, è un concentrato di nutrienti e fornisce anche un discreto apporto calorico. Dunque “va da sè” che se inserito in una dieta di un cane da 30 Kg con un fabbisogno medio di 1600 Kcal “l’impatto” nell’apporto calorico delle 128 Kcal di un uovo intero non sarà lo stesso che in quella di un cane di 3 Kg con un fabbisogno calorico giornaliero medio di 300 Kcal.
Quindi viene più logico pensare che se in un cane adulto sano di razza medio grande la frequenza possa essere anche “altina”, il discorso diventa diverso per cani di razza piccola. Ad ogni modo generalmente le quantità consigliate si aggirano solitamente nel “range” di uno o due uova cotte a settimana per un cane di taglia medio grande. Ma ciò non esclude la possibilità che il veterinario possa formulare una dieta che contenga uova anche giornalmente.
Inutile la preoccupazione che spesso riscontriamo nell’alimentazione di noi uomini sull’effetto di innalzamento dei valori di colesterolo per il troppo consumo di uova. Questo è irrilevante nell’alimentazione dei nostri cani. Dunque non temere che offrire spesso l’uovo possa avere un effetto sul tasso di colesterolo del tuo cane
Le uova sono uguali tra gallina, oca, quaglia… ?
Inserisco questo piccolo “appunto” solo perchè spesso nasce il dubbio e/o la ricerca di tipi di uova da offrire al cane che non siano il classico uovo di gallina. Beh qualche minima differenza tra i vari tipi di uova c’è, ma non è tale da giustificare l’utilizzo di un tipo rispetto ad un altro. Allego per comodità una tabella comparativa:

Conclusioni
Alimentare i nostri cani con cibo fresco è la miglior forma di alimentazione sicuramente, ma un minimo di conoscenze è necessario averle. Il fai da te ha delle insidie che seppur non sempre gravi o evidenti possono essere presenti. Ovvio il consiglio di affidarsi a specialisti come veterinari o nutrizionisti che sapranno indicarci il modo migliore in caso di dubbi
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Ciao! Sono Alessio Palleschi
La mia passione per la cinofilia, che mi segue da 40 anni, mi ha portato negli ultimi tempi a voler aiutare sempre più persone a creare un rapporto migliore con i propri cani, a gestire e far crescere il proprio cane nel migliore dei modi in completa autonomia. Esplora gli articoli, le guide e gli approfondimenti che ho pubblicato su questo Blogdog!
Il tuo blog è veramente fantastico, magari l’avessi trovato prima. È da circa un anno che mi arrovello per trovare una soluzione alla dermatite dei miei due border collie esplosa improvvisamente la scorsa estate. Ho provato su consiglio veterinario,diverse marche e tipi di crocchette. Siamo passati dalle solite usate per anni, alle gluten, poi alle sensitive, e, per finire con le monoproteiche, ma senza risolvere la situazione. Ora ho deciso di intraprendere la dieta casalinga, ma il vet. la sconsiglia, perchè potrebbe essere non equilibrata. Io sono contraria a somministrare un medicinale immumomodulante a vita. Ora sono convinta che riuscirò a formulare una dieta adeguata con l’aiuto delle tabelle trovate sul blog. Ho un pò di dubbi sugli integratori da aggiungere al cibo, vorrei un consiglio su un multivitaminico/ minerale.
Luisa, ti ringrazio per il commento.
Si fondamentalmente se non si è fortunati e si “trova” subito un prodotto che risolva il problema originale e non ne causi altri, l’unica soluzione per risolvere soprattutto reazioni avverse al cibo è quello di una dieta naturale ad esclusione. Anche qui bisogna percorrere un percorso escludendo i vari cibi nelle varie forme, consideriamo che una proteina potrebbe causare reazione avversa da cotta e non da cruda e viceversa. Ma senza dubbio è il modo migliore e più selettivo per “uscirne fuori”. Come integratori, ti consiglio di verificare con il veterinario qualora identificaste una carenza nella dieta organizzata da te. Sostanzialmente come avrai visto dal calcolo Blogdog è fondamentale variare molto anche le verdure da offrire per soddisfare i requisiti di vitaine e minerali. Se non lo hai fatto leggi l’articolo sull’integrazione, dove discutiamo proprio questo argomento. La co-autrice del blog per un periodo limitato (motivazioni logistiche) ai suoi cani ciclicamente somministratava “Diagran Minerale Refforzato”, ma ribadisco che il Medico Veterinario che vi segue deve essere sempre la figura di riferimento. Mostragli il piano dieta che hai formulato e valuta con il suo aiuto la necessità di integrazioni 🙂