Il miglior cane per bambini? I cani Tata?

L’articolo che mi accingo a scrivere è più una riflessione su quelli che vengono considerati come cani tata e quali siano potenzialmente le cose da guardare nella scelta del miglior cane per bambini da “affiancare” ai nostri figli. Non farò una lista dei cani migliori per bambini, perché non reputo che i cani possano essere standardizzati così. Piuttosto farò delle valutazioni comprovate da studi scientifici e dati obiettivi.

Non starò qui a dire quanto sia coccoloso il cavalier king e quanto morbido sia il pelo del Pastore maremmano abruzzese. No. In questo articolo mi dedicherò alla disquisizione di quelle che sono le cose non dette, di quelle che sono le cose da valutare per fare la scelta migliore del cane per bambini.

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Spesso troviamo sul web classifiche di cani più o meno “cattivi”, i cani morsicatori… termini del tutto fuori luogo…

Tutti i cani sanno mordere e lo spiegavamo bene in questo articolo QUI. dove davamo anche i consigli per evitare che ciò accada. Anche se l’educazione e le regole per una convivenza sicura tra cani e bambini le affrontavamo nell’articolo: “Bambini e cani. Le regole per una sicura convivenza

Il cane per bambini più “buono”?

Quello che possiamo e dobbiamo dire è che non esiste il cane cattivo o il cane buono. Quello che esiste è la cattiva o buona gestione che si ha del cane e… dello specifico cane, tenendo conto di tutta la singolarità che il soggetto, in quanto individuo unico, ha. Potenza del morso, tolleranza, istinto di predazione, carattere ed energia sono solo alcuni dei fattori che possono differire tra un cane ed un altro.

A questo dobbiamo aggiungere la gestione da parte del proprietario delle principali necessità di razza e di specie. Troppo spesso vediamo cani selezionati (da guardia, da caccia, ecc…) essere adottati o acquistati per ricoprire il solo ruolo di animali da compagnia. Non fraintendetemi..possono ricoprire ANCHE quel ruolo, ma non SOLO quello.

Se sono cani selezionati per uno scopo, un lavoro, è nel loro DNA la necessità di svolgere anche altre attività. Solo così saranno felici ed appagati, altrimenti dimostreranno la loro infelicità e frustrazione alla prima occasione.

Per svolgere SOLO il ruolo di animale da compagnia, abbiamo selezionato alcune razze proprio per questo singolo “lavoro”. Ma, comunque anch’esse hanno delle necessità (di animale e di cane) da non ignorare.

I bambini piccoli: i più vulnerabili

Non è difficilmente immaginabile, non ci voleva certo uno studio a dimostrarlo, ma avere il backup di una trattazione scientifica male non fa. In Analysis of Dog Bites in Children Who Are Younger Than 17 Years (Analisi dei morsi di cane nei bambini di età inferiore ai 17 anni) si evidenzia come i bambini di età inferiore a 5 anni hanno una probabilità significativamente maggiore rispetto ai bambini più grandi di provocare gli animali prima di essere morsi e sono maggiormente a rischio di lesioni gravi.

Per questo abbiamo sviluppato l’articolo relativo alle regole per cani e bambini da utilizzare per prevenire (il 67% dei morsi sono evitabili) spiacevoli inconvenienti. Ma ad ogni modo, questo è un dato che deve farci riflettere e dunque valutare nel caso in cui dovessimo scegliere il cucciolo da portare a casa se l’età di nostro figlio possa essere un fattore di scelta. E così dovrebbe essere.

Il cucciolo resterà tale per un breve periodo e quando l’anno dopo nostro figlio di tre anni ne avrà quattro ( e dunque sarà cambiato poco nell’ottica della sua interazione con il cane), il cucciolo sarà diventato un bel cagnone adulto. Se non consideriamo bene la cosa potremmo ritrovarci con un cane di 70kg che quando nel giardino gioca con nostro figlio, anche semplicemente urtandolo, potrebbe recargli parecchio danno. A quel punto a poco varrà la sua nomea di migliore razza, miglior cane per bambini.

E’ questo ciò che accade di solito? NO! Solitamente chi ha cani di un certo “peso” ha anche una forte consapevolezza (per lo meno ce lo auguriamo) delle potenzialità del proprio cane ed una forte leadership. I cani se ben socializzati sanno di trovarsi di fronte ad un essere gracilino e fragile; se ben educati portano rispetto al proprio padroncino. Ma, come abbiamo avuto modo di valutare, i cani possono mordere.

Infatti se dovesse mancare anche solo una delle variabili come la capacità di educazione del cane, la capacità di leadership, la disciplina, le regole e l’equilibrio del cane, ci potremmo trovare davanti a un problema bello grosso.

Dunque valutiamo in base all’età che ha nostro figlio ed alle nostre capacità e conoscenza di razza specifica se il prossimo batuffolo di pelo debba essere un bulldog argentino oppure un carlino.

L’energia della famiglia e dei figli

cane per bambini e per la famiglia

Nell’articolo “La scelta del cucciolo perfetto, i consigli per non sbagliare” prospettavamo le innumerevoli cose da valutare nella scelta del cucciolo perfetto per noi e spiegavamo bene quanto sia importante la scelta della giusta razza ed energia in base al tempo e stile di vita della famiglia.

Se vuoi scegliere un cucciolo da portare a casa, a prescindere dal fatto che tu abbia figli o meno, ti consiglio vivamente di leggerlo.

Stile ed energia certo. Se abbiamo nostro figlio che è praticamente un “terremoto” che passa i pomeriggi a correre per campi dietro casa, non potremmo certo affiancargli un maltese per giocare insieme. Sarà meglio optare per un labrador. Se nostra figlia passa le sue giornate più attive a scrivere e leggere libri sarà alquanto inutile (e controproducente) affiancarle un border collie e forse un cavalier king sarebbe più appropriato.

Al di là della prestanza fisica e razza ricordiamo che ogni cane può avere un’energia diversa anche all’interno della stessa razza. Così potremmo trovare il golden retriever che ha necessità di andare a caccia, di lunghe passeggiate sfiancanti e giochi estenuanti per sentirsi appagato e stare calmo ed il soggetto della stessa razza che ci toccherà “trascinare fuori” affinché si decida ad abbandonare il divano. Questi tratti erano ampiamente discussi nell’articolo sulla scelta del cucciolo di cui parlavamo più su.

I cani “mordaci”

A titolo di mera curiosità, ma con l’intento di fare sana informazione, riporto un articolo divulgato nella comunità veterinaria che riporta dati quantificabili e dimostrabili, insomma dati reali. Preferisco fare sempre riferimento a studi scientifici piuttosto che affidarmi alle intestazioni degli articoli sensazionalistici dei giornali che vogliono il Pitbull come razza killer ed il Pastore Maremmano Abruzzese come l’orsacchiotto polare buono buono.

Nella scelta del cane per bambini si potrebbe anche valutare, capovolgendola, la classifica dei 75 cani più mordaci d’italia. Meglio ancora, ci potrebbe fare eliminare alcune razze dalla possibile scelta. Questo, come dicevamo, soprattutto se i nostri figli hanno meno di cinque anni. Ma come già si è capito, parliamo solo di probabilità (includendo la difficoltà di non antropomorfizzare, la cultura popolare ecc)

Insomma i dati rendono “giustizia” a quelle razze credute pericolose e non adatte ai bambini ed incriminano altre razze che si pensava fossero buone buone...però in realtà sono “colpevoli” di essere tra quelle che mordono di più.

L’ordinanza Sirchia

Il 9 settembre 2003 è stata emessa l’Ordinanza “Contingibile ed urgente, per la tutela dell’incolumità pubblica dal rischio di aggressioni da parte di cani potenzialmente pericolosi”, dal Ministro Girolamo Sirchia. Nel corso degli anni la lista delle razze di cani potenzialmente pericolose si è sempre evoluta. Ma le motivazioni che vedevano e vedono comparire una razza piuttosto che un’ altra non sembrano tener conto di dati statistici appropriati.

Questa la lista dei cani inseriti nell’ordinanza di Sirchia 27 Agosto 2004

cane per bambini

In questa lista le razze come Pitbull e Rottweiler risultano tra i primi venti. E’ indubbio che il morso di questi cani sia potente e dunque il dato va tenuto in considerazione, ma il messaggio che arriva è quello che il Rottweiler ed il Pitbull, ad esempio, siano cani cattivi. Quando analizzando i dati alla mano, che vedremo nello studio riportato sotto, questi mostrino come il Rottweiler (62esimo posto) abbia la tendenza a mordere meno di un Boxer (61esimo posto), ed il Boxer è stato ritenuto per molti anni il cane tata perfetto. Che dire del Pitbul che neppure compare nei primi 75 posti…

Se stai pensando che io voglia alimentare la moda dilagante che vuole vedere i Pitbull come cane per bambini, sopra ogni altra razza ti sbagli. Nessun cane può essere ritenuto cane tata, il cane da lasciare che accudisca e pensi ai nostri figli. Cani e bambini vanno supervisionati SEMPRE!.

Sappiamo come la credenza che i Pitbul venissero allevati come cani che badassero ai bambini è una trovata mediatica. Negli ultimi decenni sentiamo i difensori dei Pitbull dire come nel 1700 e nel 1800 essi fossero allevati proprio per accudire ai bambini. La verità è che non ci sia alcun riscontro storico di ciò, anzi abbiamo la consapevolezza che fossero allevati per la lotta contro ratti ed altri cani. La verità è che sul New York Times ad inizio anni ’70 apparve un trafiletto che li indicava così e da li nacque questa pubblicizzazione, che però non ha riscontro nella realtà storica. Dunque… di che parliamo?!

Vorrei riportare la traduzione di una fonte d’oltreoceano:

Sfortunatamente, mentre ci sono molte prove che Pitbull e bambini potrebbero e possono formare legami amorevoli, e risme di fotografie vintage che mostrano neonati e bambini in posa con razze Pitbull, non ci sono prove che siano mai stati chiamati Nanny Dogs all'epoca, e certamente non sono stati allevati per lo scopo. 
Molti libri sui cani del XVIII e XIX secolo descrivono le origini del Pitbull. Il New York Times ha ancora sul suo sito un pezzo d'archivio del 1908, che reagisce a una controversia del giorno (sì, la controversia sui Pitbull non è una novità) fornendo una storia di ciò che chiamano il "bull terrier" e descrivendo "la più grande macchina da combattimento, libbra per libbra, su quattro zampe ". I Pit Bull erano cani tata?  
È ironico che questa fonte sia il New York Times, dal momento che quello stesso giornale è anche quello che sembra aver introdotto inconsapevolmente nel mondo l'idea del cane tata. In un articolo del 1971 (sì, 1971, non 1871) intitolato "A Breed That Came Up The Hard Way", la meravigliosa Lilian Rant, Presidente dello Staffordshire Bull Terrier Club of America, dice: "Lo Stafford che conosciamo oggi diventa rapidamente un membro della cerchia familiare. Ama i bambini e viene spesso definito un 'cane tata' ". La cosa più importante da notare qui è che lei sta chiaramente parlando al presente, non rivendicando una storia molto più gentile per lo Staffordshire Bull Terrier, che è molto simile a un Pitbull ed è stato presumibilmente la base del mito del Pitbull cane tata (Nanny Dog.
I Pitbull sono solo gli ultimi di una lunga fila di cani ad essere demonizzati nel corso degli anni, con vittime del passato tra cui dobermann, Rottweiler e pastori tedeschi. E non sono certo il primo cane ad essere stato allevato per uno scopo violento: i bassotti erano progettati per entrare nelle tane di volpi e tassi per uccidere questi nemici aggressivi [...] e quelli di Cane Corso attaccavano i cinghiali selvaggi. Eppure le persone riconoscono che questi cani sono cambiati nel corso degli anni.

Riporto da un mio articolo il saggio commento di un allevatore ed addestratore di Pitbull:

Blogdog. Bambino in arrivo? Come presentarlo al cane https://alessiopalleschi.com

L’investigazione francese

cane per bambini

Credo di aver dato enfasi al mio messaggio, ma vorrei ostinatamente fare un altro esempio su come i Media spesso ci facciano fraintendere l’obiettività delle cose.

Cosa intendo? Beh nell’articolo che riportava nel 2010 un’investigazione condotta in Francia dal’Health Watch Institute (InVS), in collaborazione con il Ministero della Salute francese è stata stilata la lista dei 15 cani che mordono di più.

Lista che vedeva al primo posto il Pastore Tedesco ed al quindicesimo lo Yorkshire. Punto!

Questo è il messaggio che passa ed arriva alla popolazione.

Quello che però non “salta all’occhio” del medio lettore è che i dati non rendano giustizia al vero. La casistica tiene conto solo dei dati del Pronto Soccorso di alcune città francesi. Dunque, se in quelle città il 90% (ad esempio) dei proprietari possedeva un Pastore Tedesco e nessuno un Volpino, va da sé che vedremo arrivare in Pronto Soccorso molte più persone morse dall’incriminato Pastore, piuttosto che dal Volpino. E forse uno solo il cui Yorkshire ha inflitto una ferita da Pronto Soccorso.

Altra non superficiale considerazione è che sia molto più probabile dover ricorrere al pronto soccorso per il morso di un pastore tedesco, piuttosto che per il morso di un chihuahua! Così come è ovvio che la maggior parte dei morsi tra le mura domestiche non faccia notizia perché il protagonista, quasi sempre, non supera i 7 kg! Il fatto che un chihuahua non sia mai balzato in prima pagina non è perchè appartenga a una razza non mordace… tutt’altro!

Lo studio Scientifico

Lo studio a cui accennavo non voglio commentarlo nel dettaglio, tanto più che è in italiano e dunque ne riporto il link. Così che possiate leggerlo se interessati. Riporto però le tabelle che riassumono la situazione monitorata. Come ad esempio quella a cui accennavo con le 75 posizioni dei cani più “morsicatori” d’Italia. Tale classifica tiene conto del numero di morsicature nel rapporto con il numero di esemplari della razza posseduti e dichiarati.

Lo studio (Veterinaria, Anno 21, n. 2, Aprile 2007) è:

CANI MORDACI IN ITALIA: INDAGINE SULLE RAZZE DI APPARTENENZA E CONSIDERAZIONI SULLA NORMATIVA VIGENTE

DIEGO CATTAROSSI, FRANCESCA MARTUZZI*

  • Medico Veterinario libero professionista
  • * Professore Associato, Dipartimento di Produzioni Animali, Biotecnologie Veterinarie, Qualità e Sicurezza degli Alimenti,
    Facoltà di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Parma

In sintesi

Negli ultimi anni è stata compiuta in Italia, come nel resto dell’Europa, un’opera diffamatoria nei confronti di alcune razze canine individuate dai legislatori come potenzialmente pericolose per l’incolumità pubblica. Queste razze sono state scelte tra quelle con maggiore prestanza fisica, tra quelle storicamente impiegate nelle lotte tra cani o tra i cani di grande taglia da guardia e difesa.

I fatti

In seguito ad uno studio approfondito della bibliografia sull’argomento, appare evidente che queste scelte non sono state dettate da ricerche scientifiche o suffragate da studi documentati. Con la presente ricerca si è cercato di verificare, con metodo scientifico, da parte di quali razze canine si siano verificati con maggiore frequenza episodi di morsicature nei confronti dell’uomo in Italia, in una finestra temporale di 11 anni di studio, dal 1994 al 2004. I casi di morsicatura da parte di cani di razza documentati sono 662.

Le razze

Le razze che appaiono con almeno un episodio di morsicatura sono 75. Si sono messi in relazione il numero di episodi di morsicatura a carico di ogni razza con la densità di popolazione canina presente in Italia. I risultati del seguente lavoro divergono sensibilmente dalle posizioni espresse nella legislazione corrente. Lo studio è stato compiuto dagli autori in stretta collaborazione con i Medici Veterinari Comportamentalisti che operano sul territorio nazionale, i quali hanno messo a disposizione, oltre alla propria
esperienza e conoscenza dell’argomento, anche le loro schede cliniche di raccolta dati.

Conclusione

Come è possibile notare, alla luce di 229 morsicature da Pastore Tedesco questi compare al 27esimo posto contro il sesto posto detenuto dal Pastore Maremmano Abruzzese con “sole” 31 morsicature, proprio perchè viene preso in considerazione il numero di morsi in rapporto alla popolazione totale (Pastore Tedesco 265.788 esemplari; Pastore Maremmano abruzzese 12.498 esemplari).

Lo scopo di questo studio non era certo di screditare il lavoro fatto in legislatura, perchè probabilmente ci si è concentrati maggiormente su quelle razze la cui mole e quindi la potenza del morso potessero infliggere maggior danno visibile. Anche nella lista dello studio notiamo come il chihuahua notoriamente mordaci, compaiono con un solo caso dimostrabile, dunque anche se mordono molto, non compaiono neppure in uno studio che tendenzialmente voleva evidenziare “la verità” sui cani che mordono di più. C’è però da dire che :

“anche il morso di un cane di piccola taglia comporta gravi danni all’individuo che lo riceve (bambini, anziani, persone malate, persone immunodepresse con rischio di trasmissioni di antropozoonosi,…) e
ripercussioni in ambito sociale (morso come causa di abbandono e conseguente randagismo o cinofobia)”

Dunque come scegliere il cane per bambini migliore?

Beh ciò che consiglio è scegliere il cucciolo di cane da portare a casa nell’ottica di tutte le riflessioni che abbiamo fatto nell’articolo dedicato alla scelta del cucciolo. Di leggere l’articolo su come presentare il cane al nuovo pargolo e quello relativo alle regole da mettere in atto per una sicura convivenza tra cani e bambini più grandi.

Li trovate nel menù a tendina ed anche in calce a questo articolo. Dopo aver fatto la scelta del cucciolo perfetto per voi, andrete ad applicare tutte le nozioni apprese che saranno comprensive di conoscenza del linguaggio cinofilo e leadership.

Successivamente mettete ai seguenti punti una bella spunta ed avrete il cane per bambini perfetto per i vostri figli:

  1. ho scelto il cucciolo tenendo conto di tutti i consigli dati nell’articolo generale sulla scelta del cucciolo.
  2. Mi impegno ad essere onesto sul tempo che potrò dedicare al cane quando sarà adulto (1 anno) per soddisfare le sue necessità di razza.
  3. Sono consapevole che dovrò lavorare su me stesso per capire ed impartire una leadership forte sul cane ed un’educazione a prova di “bomba”.
  4. Dovrò impegnarmi per insegnare a mio figlio le regole che gli serviranno per gestire e rispettare il cane di casa.
  5. Sarà mio compito imparare ed insegnare a mio figlio/a la comunicazione cinofila per comunicare perfettamente con il cane.

Approfondimenti:

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Alexdogs

Ciao! Sono Alessio Palleschi La mia passione per la cinofilia, che mi segue da 40 anni, mi ha portato negli ultimi tempi a voler aiutare sempre più persone a creare un rapporto migliore con i propri cani, a gestire e far crescere il proprio cane nel migliore dei modi in completa autonomia. Esplora gli articoli, le guide e gli approfondimenti che ho pubblicato su questo Blogdog!

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