Nuovo cane in casa. Come presentare il nuovo cucciolo?
Sappiamo bene cosa vuol dire condividere la nostra casa e dunque la nostra vita con un cane e vogliamo fare il passo di adottarne un altro. Nuovo cane in casa che significherà doppio amore per noi, ma anche doppio impegno (o quasi), una compagnia di gioco per il nostro primo cane ed una compagnia nei momenti di assenza di altri membri della famiglia in casa. Se vuoi scegliere il cucciolo perfetto per te leggi la guida di Blogdog nell’articolo: La scelta del cucciolo. I consigli per non sbagliare.
Ma, una volta individuato il nuovo membro del branco-famiglia, come organizzare l’incontro ?

Qui di seguito la guida completa per fare il primo passo di questa nuova vita di branco “allargato”, con attenzione a predisporre tutto per la riuscita positiva della presentazione e facilitare l’accettazione. Vi sono ovviamente altri metodi, ed a volte non sono necessarie tutte le attenzioni che proponiamo in questo articolo… vuoi per l’indole buona dei cani, vuoi per determinate facilitazioni logistiche. Ma anche nei casi più complicati se procediamo come descritto saremo in grado di avere risultati ottimi. Ecco quindi come presentare un cucciolo al cane di casa facendolo accettare.
Disclaimer: Attenzione, nei casi di conclamata aggressività di un adulto nei confronti dei cuccioli è necessario l’aiuto di un educatore o comunque di una persona esperta nella lettura del linguaggio del corpo canino e su come “maneggiare” cani aggressivi.
Per le razze Terrier di tipo Bull valgono ovviamente le limitazioni del caso dovute ad una forte memoria di razza con aggressività intraspecifica (soprattutto con lo stesso sesso) e scarsa o nulla ritualizzazione dei comportamenti di correzione tra cani…..e dunque si consiglia di conoscere bene la razza ed informarsi prima di fare passi errati!!!
Come introdurre in casa un nuovo membro del branco e farlo accettare?
Che il nuovo membro familiare sia cucciolo o cane adulto fondamentalmente il discorso è lo stesso. L’unica cosa che “gioca” a favore dell’introduzione di un cucciolo in famiglia è che non vi è la componente ormonale che risulta presente nel caso di introduzione di un maschio maturo non castrato all’interno della famiglia dove già vi sia un altro parimenti in pieno vigore sessuale. In quest’ultimo caso (al di là di ciò che si sente dire) incontro e convivenza sono comunque possibili, ma la situazione necessita un po’ di “polso” in più da parte del padrone e sicuramente un’esperienza maggiore rispetto alla norma.
Ma veniamo a noi.. Stabiliamo subito quali siano le regole, le cose da fare e quelle da evitare.
Cominciamo subito con il dire che chi si deve preparare all’incontro siamo principalmente noi e non i cani. Lo sappiamo che i cari non hanno premeditazioni, non sono dispettosi, capricciosi, vendicativi. Vivono semplicemente il momento (beati loro) e reagiscono al momento in base agli stimoli, all’apprendimento ed all’istinto.
Distinguerò le figure così:
- L’umano = Il proprietario (NOI);
- Il cane di casa = il cane abituato a vivere con noi;
- Il nuovo arrivato = L’altro cane/cucciolo. Il nuovo membro del branco-famiglia.
Come Prepararsi (l’umano)
La prima cosa da fare è quella di entrare in contatto con la parte più istintiva e positiva di noi stessi. Sembrano parole stupide, ma in realtà è la cosa fondamentale affinché l’incontro e l’accettazione reciproca riesca bene.
Non cerchiamo di immaginare tutte le possibili problematiche e ipotizzare la loro risoluzione, prima che queste accadano, ammesso che accadano. Evitiamo così di proiettare sugli animali tutti quei comportamenti che immaginiamo, ma che loro non pensano minimamente di avere (per lo meno non ancora sicuramente). Evitiamo di inviare sub inconsciamente tutti quei segnali che li porterebbero automaticamente a reagire esattamente come non vorremmo.
Per cui, calma e relax 😊 . Allo stesso tempo forza e sicurezza 😏 . Dobbiamo trasmettere quel senso di calma e sicurezza che ogni buon leader sa dare. I cani devono sentirsi sicuri e vogliosi di seguire le direttive del loro umano, che sa il fatto suo.
Prepariamo i cani
Vi svelo un trucco, qualunque cosa vogliate far fare ad un cane, sia insegnarli a stare al passo, insegnarli a tuffarsi in piscina, nuovi trucchi, nuovi comportamenti, stare calmo in presenza di ospiti, non abbaiare ai cani incontrati per strada, stare calmo……quando gli presentate il nuovo membro del branco 😊 fatelo sempre dopo aver stancato il vostro cane, questo renderà le cose mooolto più semplici.
Una passeggiata di un’ora e mezza, una corsa, il correre dietro alla palla in un’area libera per cani, qualunque cosa che lo faccia stancare e vedrete che sarà molto più concentrato, molto più calmo, più focalizzato su di voi e più restio a comportamenti esuberanti, di sfida e di diniego.
Quindi:
- Il cane di casa: Prima dell’incontro sarà vostra cura (magari con l’aiuto di un familiare) fare stancare il cane di casa.
- Il nuovo arrivato: sarà si positivo sia anch’egli stanco, ma meno importante. A meno che non si tratti di un cane adulto con carattere molto forte e dominante che non abbia avuto “valvole di sfogo” da parecchio tempo (allora stancarlo diventa decisamente consigliato).
Il trucco della copertina
Se ne avete la possibilità… reperite uno straccio o una copertina (magari premeditatamente messa qualche giorno prima) da entrambe le cucce dove dormono i cani e scambiatele qualche giorno prima in momenti in cui i cani siano rilassati. Questo può essere un primo approccio calmo al nuovo odore e dunque alla nuova presenza, di non poco valore.
Altrimenti in ogni caso procediamo all’incontro. Ma per farlo dobbiamo scegliere innanzitutto il luogo. E si! Non possiamo buttare il nuovo arrivato dritto dritto nel salotto. Il luogo del primo incontro è fondamentale!
Il luogo dell’incontro
Il posto ideale sarebbe un bel parco per cani, dove solitamente il numero, la predisposizione da parte dei cani abituati all’area gioco di (regola non scritta… leggi anche AREA CANI le regole) convivere pacificamente, il gran miscuglio di odori (urina… e non solo) di talmente tanti cani da renderlo un luogo praticamente di tutti... smorza quel senso di appartenenza al territorio che è spesso una delle molle che fa scattare l’ostilità nei nostri cani. Difendere il territorio è collegato nel loro DNA (chi più, chi meno) a prescindere a quale razza appartengano. Quindi credo che il concetto sia chiaro: Luogo di incontro NEUTRALE! Né casa mia, né casa tua.
Io a volte ho fatto fare il primo incontro sotto casa, ma in ogni caso, mai dentro la proprietà.
Niente barriere

Quando fattibile i due cani dovrebbero incontrarsi entrambi liberi da guinzaglio, in modo tale da non essere influenzati in alcun modo e non mandare segnali altrimenti poco “chiari” all’altro. Devono essere liberi di potersi presentare da cani. E’ chiaro che se si è insicuri delle potenziali reazioni la possibilità di correggere o allontanare uno dei due con il guinzaglio è palese. Ma attenzione a non far passare il messaggio errato… insomma, meglio senza.
Quando l’umano ci mette lo “zampino”
E’ fin troppo spesso colpa dell’umano se gli incontri prendono una piega non desiderata. Perché attraverso il guinzaglio è possibile comunicare segnali errati e di conseguenza far reagire il cane in maniera errata (si! E’ un mezzo potentissimo di comunicazione uomo-cane). Attraverso il guinzaglio possiamo trasmettere anche ansie, preoccupazioni, stati d’animo confusi e contrastanti con il risultato di non creare quel momento di calma e tranquillità che invece tanto ci auspichiamo in quel momento.
Non ci devono essere barriere fisiche, niente gabbie, niente reti divisorie, niente cancelli.
Vi basta andare su youtube a vedere scene di filmati di telecamere che riprendono cani che da una parte all’altra del cancello si abbaiano e si ringhiano, sembra che si vogliano azzannare a vicenda ed invece… Guardate cosa accade in questo video proposto da “il Messaggero” appena il cancello si apre il conflitto termina… perché?
Beh che ve lo dico a fare… potenza delle barriere che ci dividono e ci mettono uno contro l’altro… Lo so! Sto facendo il retorico.. la smetto e torno ad essere serio 😊
Incontrarsi
L’incontro tra due cani faccia a faccia è il modo peggiore che si possa utilizzare.
Più è grande la distanza da quando i due sguardi si “scontrano” fino al momento in cui i due musi si possano toccare e peggio è. L’incontro deve avvenire invece in maniera il più veloce possibile, con la possibilità dei due di annusarsi prima che guardarsi faccia a faccia a lungo.
L’incontro vero e proprio

A questo punto i due cani si stanno annusando, se il nuovo arrivato è un cucciolo sicuramente mostrerà immediatamente segnali di sottomissione e pace. Abbasserà il muso e le orecchie, leccherà il muso dell’altro cane, scodinzolerà con la coda bassa e farà…. il cucciolo. Attenzione all’esuberanza del piccolo, anche se l’adulto saprà metterlo “al suo posto”.
Se invece il cane che vogliamo proporre al “cane di casa” è adulto ci sarà la presentazione rituale completa, ovvero scambio di energie e immediata reciproca valutazione.
Se vogliamo favorire la pace e l’armonia sarà nostra cura supervisionare proprio questi primi momenti ed evitare dimostrazioni di eccessiva dominanza (ancora è presto, ci sarà modo a breve) tra i due, quindi nel momento in cui vedremo uno dei due mettere il muso sulla spalla dell’altro, o la zampa distraiamoli subito. L’optimum sarebbe di far immediatamente associare il momento in cui ancora sono calmi (attenzione alle tempistiche) a qualcosa di positivo, come un bel biscottino (che ci saremo portati dietro).
Attenzione a non rendere il momento conflittuale. Se i cani sanno rispondere al “seduto” li faremo sedere e contemporaneamente daremo ad entrambi il biscottino. Quindi attenzione alla distanza tra i due musi.
E poi ci si sposta, si fa una passeggiata tutti insieme, con il guinzaglio questa volta. Si passeggia dando così ai due quel senso di appartenenza ad un branco che si sposta, i cui membri si proteggono e controllano a vicenda. All’inizio i cani saranno ancora interessati ad annusarsi ed a definire la gerarchia, ma li “forzeremo” ad andare dritti. Siamo noi il leader e siamo noi che decidiamo cosa si fa in quel momento.
Questo ci darà, al di là del significato fisico della passeggiata (che non è da sottovalutare), la possibilità di tranquillizzare entrambi i cani. Si, tranquillizzare, perché mettiamocelo in testa che se il cane ci segue e si fida dell’autorità del suo padrone si sentirà molto più tranquillo ed in pace con se stesso ed il mondo.
Nuovo cane in casa. Riduciamo i motivi di potenziale conflittualità
Successivamente se non ci sono stati momenti critici si premiano entrambi i cani per il buon comportamento (altro momento positivo da associare allo stare vicini) e adesso nuovamente liberi. Liberi di correre, di annusarsi ed eventualmente di definire la gerarchia. Evitiamo la possibilità di conflittualità possessiva nei confronti di palline, corde o giochi non proponendoli. La definizione gerarchica potrebbe anche non avvenire (ne dubito) ma in ogni caso eventuali ringhi o abbai non vanno interpretati subito come minacce di aggressione. Fanno parte del linguaggio dei cani. Potrebbero pure essere degli inviti al gioco. Qui viene in aiuto l’esperienza dell’umano che interpreterà in modo corretto la vocalizzazione ed il linguaggio del corpo dei due animali.
Esempio pratico
Riporto da un altro articolo dove spiegavamo il ringhiare del cane con un esempio pratico.
Cos’è il ringhio? Il cane ringhia per esprimere una serie di stati d’animo, di dimostrazione di intenti, di avvertimento, di gioco. Tutto in una modulazione del ringhiare che per l’uomo non è sempre facile interpretare.
Faccio un esempio pratico: Ho portato il nuovo cucciolo di nome Ciccio, trovatello di appena 3 mesi, a casa. Conscio di come un approccio tra il nuovo cucciolo ed ogni singolo cane già presente in famiglia vada fatto ho eseguito le presentazioni come da “manuale”, presentandolo subito ad Ombra, la femminuccia di casa (Pastore Tedesco).
Una volta entrati nel terrazzo di casa Ombra ha ringhiato al cucciolo con il pelo irto sulla schiena… 😮 . Se avessimo interpretato quel ringhio come un segnale di aggressività, li avremmo subito divisi. Invece siamo riusciti ad interpretare perfettamente quel ringhio per quello che voleva essere: <Sono estremamente eccitata, non vedo l’ora di giocare con te… guarda ti attacco, no scappo, facciamo un po’ per uno?!>

Dunque? Non sempre un ringhio equivale ad un segnale di aggressività, per Ciccio capirlo è stato facile, lui la diversa modulazione vocale del ringhio la capisce bene. Per noi umani invece è facile interpretare male, soprattutto se si ha poca esperienza, e se non si sa leggere tutto l’insieme dei segnali che un cane continuamente invia.
Ricordo che la troppa eccitazione durante il gioco può sfociare in rissa. La supervisione è d’obbligo ed il proprietario deve essere capace di smorzare l’entusiasmo quando il livello risulta troppo elevato e lo ritenga necessario.
Piccola parentesi.
L’incorporamento in un branco di cani di un membro estraneo al branco non è mai semplice ed immediato. Il nuovo arrivato deve sottomettersi immediatamente, pena l’essere aggredito da tutto il branco. Deve farsi odorare per primo da tutti. Le figure dominanti del branco (si, possono essere anche più di una) dimostreranno subito la loro posizione ed il loro potere e qui il nuovo arrivato farà bene a piangere e sottomettersi. E poi probabilmente verrà tollerato ed ammesso… ma forse serviranno diversi approcci e dimostrazioni. Teniamo a mente questo modo di dare naturalmente il benvenuto al nuovo arrivato e non stupiamoci se il nostro cane farà “muro” all’inizio.
Adesso tutti a casa
Ammettiamo che l’incontro sia andato bene, adesso dobbiamo pensare a portare il nuovo membro del branco a casa. Qui adesso si ricomincia da capo. E si! In gioco c’è tutt’altro adesso.
Allora è il giorno in cui porteremo il nuovo cane adulto o cucciolo che sia a casa. Avremo fatto stancare il cane di casa ed eventualmente anche il nuovo arrivato. I cani si sono già incontrati fuori, possibilmente più di una volta, ma adesso i rituali cambiano, adesso c’è in gioco la territorialità del cane di casa.
Ammettiamo che voi abbiate il controllo sul vostro cane tramite un’indiscussa leadership che avete instaurato e nutrito nel corso degli anni, se così non è forse dovrete riguardare il modo in cui vi relazionate con il vostro cane, prima di pensare ad averne pure un altro.
Sarà il vostro ruolo autoritario (ma calmo) a dettare le regole, di quali siano i confini di questa “territorialità”, che comunque è bene che faccia la sua apparizione (come comportamento).
Step by step
Per aiutare a smorzare e rendere tutto più semplice per il cane di casa, spezzeremo il tutto in piccoli passi e dunque i due cani si incontreranno fuori casa, un’odoratina e via a passeggiare insieme (sapremo uscire di casa con il cane calmo prima della passeggiata… se non lo sai leggi questa guida).
Qualora non siate pratici di passeggiate con due o più cani sarà il caso siate in due umani ognuno con un cane al guinzaglio. La durata della passeggiata sarà tale da permettere ai due cani (già precedentemente stanchi) di rilassarsi e seguire il passo.
Adesso si entra in casa. L’ingresso in casa deve essere fatto contemporaneamente, lasciando il cane di casa leggermente avanti. L’accesso deve essere ristretto alla prima singola stanza, le altre stanze devono per il momento essere inaccessibili.
Limitiamo il “territorio”
Lasciare libero accesso a tutta la casa sin da subito ad entrambi i cani, dà più spazio di manovra e non è un bene (diciamo che in generale portando un nuovo cane in casa, con o senza la presenza già di un altro cane, è bene concedere l’accesso alle stanze della casa poco alla volta). Il nuovo arrivato potrebbe per evitare le “attenzioni” del cane di casa scappare da una stanza ad un’altra e questo comporterebbe la reazione del cane di casa ad inseguirlo e correggerlo, per questa mancanza di rispetto. A quel punto ogni mattonella del pavimento, ogni centimetro quadrato diventa luogo di “chiarimento”.
No, limitiamo tutto questo ad una stanza sola per il momento.
Il rituale di accettazione
Se il vostro cane di casa bloccherà con la fisicità il nuovo arrivato, lasciatelo fare. E’ tutto ok. 😉 Quando il cane di casa si sposterà allontanandosi e lasciando spazio al nuovo arrivato, quello è il momento in cui comunicherà al nuovo arrivato: <ok puoi entrare>.
Il nuovo arrivato a questo punto sentirà l’irrefrenabile necessità di odorare tutto e dappertutto. Questo lo farà sentire molto più a suo agio. Potrebbe anche mettersi ad urinare, che come ben sappiamo è un modo per sentirsi ancora più a casa. E non stupiamoci se il nostro cane lo imita immediatamente (ne parleremo tra un attimo).
Dalla stanza avrete precedentemente tolto tutti gli eventuali oggetti che potrebbero scatenare conflitto, come ciotole di cibo e acqua, giocattoli del cane di casa.
Quando i cani vi sembrano rilassati (in questa prima fase non lo saranno quasi mai completamente) fateli stare vicini e premiate il loro buon comportamento. Adesso sarà passata mezzora o giù di lì e li dovrete dividere. Dopo qualche ora potrete ripetere l’esercizio.
Per i primi giorni è bene che i cani stiano in due ambienti separati se non c’è supervisione dell’uomo. Poi i tempi di convivenza si allungheranno, così come l’accesso alle altre stanze della casa a cui è concesso ad entrambi i cani di stare. Vi regolerete voi in base alla confidenza che sentite in voi stessi, alla fiducia che vi trasmetteranno i cani con il loro comportamento e così il tutto potrà ridursi ad un giorno o durare una settimana o più…
Il momento della pappa va sempre supervisionato e non si deve concedere a nessuno dei due di andare a curiosare, leccare o rubare il cibo dell’altro.
Gli incidenti
E qui è dove si sente di solito parlare di gelosia del vecchio cane o di dispetti o capricci. Ne parlavamo già in questo articolo QUI. I cani non fanno i dispetti. Se dopo l’introduzione del nuovo cane riscontriamo problemi da parte del vecchio cane come urinare dentro casa, non siamo di fronte ad un dispetto. E’ una cosa che passerà in fretta e dietro c’è una motivazione.
Lo correggeremo, come abbiamo fatto quando era cucciolo e gli abbiamo insegnato a fare i bisogni fuori casa (ne parlavamo in questo articolo QUI), ma non lo puniremo e sicuramente non lo indicheremo come cane capriccioso o geloso. Quello che fa è semplicemente ribadire il concetto che quello è in primis il suo territorio. E’ un tipo di comunicazione olfattiva normalissima. La pipì di un cane contiene sì il suo biglietto da visita, ma anche il suo curriculum vitae e le sue dichiarazioni di volontà. Insomma non è geloso e capriccioso, ma sente la necessità di comunicare al nuovo arrivato (e ribadire a se stesso) la sua posizione in casa. Passerà presto non temete…
Importante
E’ fondamentale che qualora si verificassero degli screzi tra i cani, di una certa entità, i due non vadano divisi e separati, lasciando in loro come ultimo ricordo il litigio che li ha visti uno contro l’altro.
E’ bene correggerli, calmarli e farli stare vicini da calmi (meglio ancora farli giocare, se già lo stavano facendo) e poi successivamente dividerli… magari per darci il tempo di ritrovare la calma e la freddezza che uno screzio tra i due potrebbe averci fatto perdere (ricordate il trasferire sui cani l’ansia e anticipare problemi non ancora presenti e dunque favorirne l’insorgere?!)
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Le guide di Blogdog
Alessio Palleschi presenta il primo volume della collana “Le guide di Blogdog”. La collana che racchiude in sé tre guide
pratiche sull’educazione e l’addestramento dei nostri cani. Ogni guida è corredata da utili consigli, sezioni di addestramento e pratici esempi che ti porteranno per mano lungo il percorso di vita del tuo cane, da cucciolo ad adulto, spiegando e prevedendo i maggiori disturbi comportamentali e aiutandoti nella risoluzione di quelli eventualmente presenti. Tre guide all’interno di questa collana che faranno di te un proprietario consapevole ed informato. Il primo volume ti permetterà, prima ancora di aver scelto il tuo cucciolo, di sapere esattamente quale sarà il cucciolo perfetto per te. Ti guiderà dal momento in cui sarà tra le tue braccia la prima volta fino a vederlo correre da cane adulto in tutto il percorso educativo e di allevamento. Sarai in grado, in maniera autonoma, di educarlo dai primi giorni in cui arriverà a casa, di presentarlo agli altri cani e ai tuoi bambini. Ti consiglierà su come accudirlo, proteggerlo dai pericoli e gli incidenti comuni. Potrai imparare a farlo crescere bene considerando quelle fasi critiche della sua infanzia come la socializzazione e l’adolescenza. Potrai con il corso specifico evitare problematiche del cucciolo e del cane adulto, come la tanto preoccupante ansia da separazione o la paura dei temporali. Imparerai a guidarlo al guinzaglio ed a lasciarlo libero negli appositi spazi. Blogdog ti dà la possibilità di riuscire a capire il cucciolo in maniera pratica e diretta. Con l’ausilio di citazioni e riferimenti scientifici, ti dirà il perché di determinati comportamenti, con l’aiuto dell’esperienza e capacità comunicativa dell’autore ti guiderà nel come prevenire, insegnare, correggere e proteggere. L’esperienza di crescere un cucciolo di cane nel modo corretto e farlo diventare l’amico fedele equilibrato tanto desiderato è una delle più gratificanti esperienze che coinvolgono due specie così diverse, ma così profondamente legate tra loro, come l’uomo ed il suo miglior amico… il cane!
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Nuovo cane in casa. Conclusione
Nuovo cane in casa è possibile? Certo! E’ meglio usare qualche accorgimento? Sicuramente si. Ma prima di tutto se la scelta di prendere un nuovo cucciolo non è ancora stata fatta, consiglio vivamente di leggere l’articolo dedicato alla scelta del cucciolo.
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Ciao! Sono Alessio Palleschi
La mia passione per la cinofilia, che mi segue da 40 anni, mi ha portato negli ultimi tempi a voler aiutare sempre più persone a creare un rapporto migliore con i propri cani, a gestire e far crescere il proprio cane nel migliore dei modi in completa autonomia. Esplora gli articoli, le guide e gli approfondimenti che ho pubblicato su questo Blogdog!
Ciao, ho una nuova cagnolina in casa e non ho potuto fare come indichi tu nelle tue istruzioni. Le è morto il padrone all’improvviso e per non farla tornare in canile l’abbiamo presa noi. la nostra cagnolina si comporta benissimo ma quella nuova è molto gelosa e la intimidisce ringhiandole contro e montandola, si mette fra noi e la “vecchia” quando le facciamo le coccole. cosa possiamo fare?
Buongiorno Paola,
purtroppo con così pochi dettagli è difficile poter dare delle indicazioni precise. Ammesso che entrambe siano di età adulta, la dinamica potrebbe essere quella della nuova arrivata di stabilire ruolo gerarchico più elevato, con gestione delle risorse (ivi incluse coccole e voi). Favorendo il normale stabilirsi di una gerarchia tra loro, voi dovreste comunque poter dire l’ultima parola e bloccare ogni tentativo di eccessiva dominanza della nuova arrivata. Se poi la nuova arrivata non è mai stata educata ad essere gerarchicamente sotto gli umani di famiglia e poter comandare su tutto e tutti… questo complica le cose. Ed allora essa dovrebbe avere una figura che possa insegnarle la giusta linea da seguire, offrendole leadership e non lasciando a lei quel ruolo di leader. Ti invito alla lettura di due articoli che forse potrebbero meglio aiutarti a comprendere e gestire la situazione qualora questo fosse il caso. https://alessiopalleschi.com/il-cane-alpha-il-cane-dominante-il-capobranco-labuso-dei-termini/ & https://alessiopalleschi.com/regalo-di-natale-per-cani-questanno-regaliamo-leadership/
Spero ti siano utili.
A presto