Regalo di Natale per cani. Quest’anno regaliamo leadership!
Si avvicina il Natale, momento di pensare ai regali per amici, parenti e per i nostri pelosetti… E certo, anche Fido si merita un nostro gesto d’amore ed un nostro pensiero. Anche per Fido penseremo a fare un bel Regalo di Natale.
Quest’anno però pensiamo di regalare al nostro cane un qualcosa di diverso. Un regalo di Natale utile, piuttosto che il solito “canettone” (panettone per cani) o i giochini rumorosi che tanto gli piacciono, ma che poi dopo mezzora li ha ben distrutti. Regaliamo qualcosa di più utile ed importante: La nostra amorosa guida.

Si certo! non mi riferisco a quell’amore che siamo convinti di dargli ogni giorno che è più utile a noi che a loro, parlo di quell’amore che gli darebbe la madre. Parlo di serenità e chiarezza, di protezione ed appagamento, di regole e gerarchia. Parlo di attenzioni vere. Di ciò che lui desidera veramente perché è la sua stessa natura a chiederglielo.
ASPETTA!!!! Non scappare!! Si parlo proprio con te!!! 🙂 . So che hai già intravisto su cosa verta il discorso e non ti interessa, so che non ti era piaciuto neppure il titolo che di questi anglicismi ne hai le scatole piene (dovevo attirare la tua curiosità in qualche modo). Ma aspetta prima di chiudere questa pagina e passare ad altro, concedi 2 minuti al tuo cane, sono solo due minuti quello che ti chiediamo.

Giusto il tempo di leggere una visione di ciò che rappresenta amore per i cani. Dai su… glielo devi!!! Puoi non condividere, ma fallo dopo aver ascoltato l’altra faccia della medaglia!
Ma io lo amo come se fosse mio figlio
“Sei la mia vita e senza di te io non posso vivere!”
“Io e Mia per sempre”
“Non mi importa cosa dicono gli altri, anche se non ti ho partorito sei mio figlio”….
dal Web
Il nostro rientro a casa riempiti da feste e slinguazzate oppure anche il solo addormentarsi con il suo testone sulle nostre gambe ci riempe il cuore. Quando piangiamo lo abbiamo li vicino forte e presente. Tutto ciò non ha prezzo e solo chi vive con un cane sa cosa significhi… è vero!!
Sui social vedo spesso come il proprietario spesso umanizzi il proprio cane, osservo questa necessità di esprimere a parole la gratitudine che anche con la sola presenza ed il solo sguardo un cane sa darci durante un momento di debolezza, un nostro momento in cui necessitiamo un conforto, un momento di richiesta di compagnia e “comprensione”.
Il cane nella coevoluzione con l’uomo ha imparato a leggerci dentro più d’ogni altro essere vivente e noi ne approfittiamo… Il cane sa leggerci dentro, ma spesso ciò che vede non gli piace 😉
Lui vorrebbe vedere forza ed equilibrio ed invece spesso vede debolezza. Non prendiamocela, la debolezza che vede lui non è la stessa che intendiamo noi. Per un cane debole può voler dire non stabile, non in “tune” con l’universo… E noi come uomini e donne, sappiamo che è una condizione che cercheremo forse per tutta la vita…
Per un cane, un comportamento triste è un comportamento debole, un comportamento tutto amore e “cucci cucci” è un comportamento debole, un comportamento permissivo sempre è un comportamento debole, un comportamento arrabbiato esageratamente (noi che gridiamo) è un comportamento debole, un comportamento ansioso è un comportamento debole, un comportamento nevrotico è un comportamento debole.
Diamo al nostro cane ciò di cui ha bisogno
Non voglio estremizzare, sappiamo anche dare amore sincero e maturo, anche se a volte si sentono e vedono spesso pure proprietari di cani sfogare solo la propria necessità di amore represso sul proprio cane che assorbe ed assorbe e ci da quella tanto famosa azione di pet-terapy totalmente gratis.. cioè non lo dobbiamo pagare, anzi a pagare è lui e solo lui inizialmente… poi il conto ci verrà presentato probabilmente dopo e cominceremo a pagare anche noi……
Però a quel punto diremo, che è il cane ad avere problemi. A fare i dispetti, ad essere geloso, a fare la “primadonna” a voler comandare ed a voler imporsi insomma a non saper fare il bravo cane di casa. A volte il cane è in frustrazione o in disagio e non ce ne accorgiamo neppure.
Nell’articolo sull’antropomorfizzazione vedevamo proprio quanti esempi di comunicazioni che il nostro cane ci da vengano spesso male interpretate dai proprietari. una su tutte? Il cane lancia segnali di pace, perchè infastidito ed il proprietario inconsapevole dice che il cane stia mandando “bacini”…
Il cane lo sa fare bene… “Il cane“.
Si il cane… lo sa fare il cane e noi vorremmo esserne i “genitori”. Ma, in realtà ci ergiamo a genitori, a guida sicura e non siamo in grado di farlo. Non siamo in grado di capirlo, non siamo in grado di soddisfarlo. Non perché non vogliamo, anzi spesso è proprio quello che cerchiamo di più amandolo, ma non sappiamo farlo.

Diamo al cane ciò che dovremmo dare ad un uomo o meglio ad un bambino per essere felice, ma ignoriamo quali siano le cose di cui veramente ha di bisogno un cane. Non un divano comodo, non un guinzaglio costoso, non il giochino più divertente… No! No! e No! Il cane ha bisogno di esercizio, ha bisogno di regole, una guida ed ha bisogno di amore (non solo amore, amore ed amore).
I cani hanno bisogno di viaggiare insieme al branco/famiglia A PIEDI non in macchina, hanno bisogno di esplorare, di annusare, hanno bisogno di lavorare e sentirsi parte di qualcosa, di sentirsi utili e di guadagnarsi cibo ed acqua, di avere regole e limiti impartite da chi li guida e protegge. Hanno bisogno di conoscere la propria posizione nel branco/famiglia e sentirsi protetti. Soddisfiamo queste necessità primarie e poi offriamogli anche il miglior cibo che possiamo offrirgli e le migliore cure veterinarie, il dormire con noi nel lettone e il dividere insieme i cuscini del divano, ma non solo questo.
Fare il capo è un lavoraccio!!!

Il primo capo, la prima figura guida, del cane è la sua mamma quando è un cucciolo. Il piccolo la vede come una figura calma ed autoritaria, fonte di cibo, coccole ed anche regole ferree. Poi viene introdotto dalla madre nel branco (limiti e barriere). Gli altri cani gli insegnano le regole e le buone maniere (l’etichetta e la condotta equilibrata) ed il suo posto nella gerarchia del branco. Assieme al branco corre ed esplora, lavora in comunione ed alla fine si sfama e si disseta e dorme felice e beato.
Essere il leader del branco/famiglia è una brutta rogna. Nessuno vorrebbe farlo!!! Solo una cerchia ristrettissima di cani E’ IN GRADO di farlo. Essere capo vuol dire essere una guida forte, sicuro di sé, saggio, calmo, autoritario, sempre presente, attento, protettivo… non è un lavoro per tutti.
Di contro il branco (anche se formato solo da un uomo ed il cane) HA BISOGNO di una figura così, ne va del benessere di tutti i membri, i quali mettono in discussione continuamente le capacità del leader (le dinamiche sono diverse dal branco di lupi), perché non possono permettersi di seguire qualcuno che non ne abbia la stoffa… a quel punto meglio che si faccia da parte e che il suo posto venga preso da chi si dimostra più capace…
Ma se il cane di casa che si è dimostrato più forte davanti alla migliore posizione sul divano non ha in realtà le capacità di essere un leader… Egli comincerà a dimostrare questo suo stress e frustrazione, comincerà a fare acqua da tutti i lati questa sua incapacità…
Ed ammettiamolo, magari in un branco di cani liberi può anche farlo (se ne avesse “la stoffa”)ma, in un branco/famiglia casalingo non può farlo… non può chiamare un taxi e decidere dove la famiglia debba andare, non può aprire il cancello ed uscire di casa… ed il fatto che lo faccia qualcuno al suo posto lo innervosisce…
Seguimi nel discorso metaforico… si tratta di prendere decisioni (non di permettere al cane di salire e dormire sul letto).. se siete a passeggio e tu giri a destra, mentre lui voleva andare a sinistra questa cosa lo destabilizza frustrandolo… se lui sta facendo il capo non può seguire te che sei un gregario… sei tu che devi seguire lui… insomma !!! Almeno le basi 😉 )
Regaliamo leadership. Regaliamogli una guida protettrice

Ecco se c’è una cosa che potremmo fare per renderli felici questo Natale… invece di mettergli il cerchietto con le corna delle renne e comprargli il “canettone” dovremmo non costringerli ad essere il capobranco del nostro branco-famiglia ed evitargli questo enorme stress se non ne sono capaci.
Fare i genitori corretti guidarli e proteggerli e farli così vivere sereni. Vivere tranquilli che il bene del branco/famiglia non grava tutto sulle loro spalle. Se non siamo capaci, chiediamo aiuto ad una persona esperta oppure ad un professionista…
Questo è essere leader. Essere leader non implica violenza, non implica dominio, cose che forse la concezione errata ( e fin troppo abusata) della figura di Alpha ci ha messo in testa. Implica essere una “figura” calma e assertiva. Come può esserlo la madre dei cuccioli, calma ed autoritaria, se corregge non è mai violenta, non è mai aggressiva… è semplicemente decisa.
Impariamo a farlo invece di dire che sono solo amore e poi non ricambiando questo sentimento per come meriterebbero loro, ma solo come meriterebbe una loro “pelosa” versione umanoide.
L’equilibrio del branco
Come negli umani, i problemi psicologici dei cani sono causati da uno squilibrio…
Cit C.M.
Un cane che vive in un branco equilibrato è felice e senza problematiche psicologiche o comportamentali di sorta. Anche perchè se le dovesse dimostrare sarebbe immediatamente corretto dal resto del branco. Se perseverasse nella sua indisciplina (intesa come debolezza o pericolosità per il branco (nel mondo animale) sarebbe messo in disparte ed abbandonato al proprio destino, sarebbe attaccato ed eliminato se è il caso. Perchè? Perchè questa è la legge della natura, può sembrare crudele, ma ogni cane la conosce e ce l’ha dentro, la rispetta e la segue.
La legge della foresta (sopravvivenza), quella che Jack London ci insegnò attraverso il suo libro Zanna Bianca o “Il richiamo della foresta” le cui frasi echeggiano ancora nei miei ricordi di fanciullo, cercando di avvicinare il mondo selvaggio a quello umano in maniera più comprensibile possibile per noi. Il cane domestico non è più un animale selvatico, ormai dipende totalmente da noi, ma le leggi della natura le ha dentro, le porta ben marcate nel suo genoma.
Jack London
Non è crudele per un cane correggere o essere corretto. Non si porta rancore al cane che ha sbagliato, così come il cane corretto non porta rancore nei confronti del cane o cani che lo hanno corretto. E’ così, e basta… si va avanti. Nessun rimuginare, nessun dispetto, nessuna premeditazione… queste sono cose da fessi, queste sono cose da umani.
I problemi
Bassa autostima? Aggressività per dominanza, paura, insicurezza? Fobie? Ansia ed ansia da separazione? Ossessioni, fissazioni?
- Il cane al guinzaglio sembra un indemoniato, attacca uomini ed altri cani e ci fa “vergognare” per strada;
- il cane lasciato in casa ci distrugge tutto il mobilio e sporca con le sue feci ovunque;
- lasciato solo ulula per ore disturbando l’intero palazzo;
- non riusciamo a farlo uscire fuori dalla sua cuccia, o da sotto il letto o il tavolo, quando abbiamo ospiti, se lo forziamo attacca;
- se ha una pallina o un osso, ringhia e morde se cerchiamo di prenderli;
- se decide di stare sul letto, con il suo umano preferito attacca gli altri componenti della famiglia che si volessero avvicinare;
- ha il terrore della lavastoviglie, del phon, dell’aspirapolvere, dell’uomo in divisa, della donna con l’ombrello e reagisce aggressivamente;
- se suona il campanello succede il finimondo ed alla nostra richiesta di smetterla si “beffa” di noi, abbaiando ancora più forte;
- se diamo una coccola al cane sbagliato scatta la rissa…
- ….e potremmo continuare chissà per quanto.
Ecco parte di quello che rischiamo preoccupandoci solo del nostro amore, questo è quello che rischiamo non avendo le conoscenze adatte per sapere che il tanto amore che vorremmo dare al nostro cane lo stiamo esprimendo nel modo più egoistico possibile. Queste possono essere tutte espressioni che la nostra guida sia carente o inesistente.
Non stiamo appagando le necessità del nostro cane, ma soltanto quelle che noi crediamo siano tali necessità. E dunque saremo proprietari convinti di fare bene e di fare di tutto, avremo la coscienza pulita, ma in realtà staremo prendendo in giro soltanto noi stessi.
Appena cominciano i problemi, cominciano i compromessi. Devo uscire, ma non lo posso portare in auto perché “fa come un pazzo”. Devo andare a casa della mia amica, ma poi lui non starebbe calmo. Non posso lasciarlo in casa perché soffre e piange.
Dovremmo piuttosto chiederci:
- Facciamo fare al nostro cane sufficiente esercizio fisico?
- Lo stiamo psicologicamente stimolando sufficientemente?
- Gli stiamo dando delle regole, dei limiti e delle barriere?
- Stiamo dando una guida chiara e sicura?
- Gli stiamo offrendo la protezione che si aspetta?
Invece no, corriamo ai ripari quando il cane manifesta tutta quella serie di problematiche psicologiche che abbiamo causato noi in primis ( il più delle volte) non dandogli quella guida sicura, mettendolo in posizione gerarchica errata, assecondando problematiche piccole che poi sfociano in problemi più grossi.
Ed allora cerchiamo l’educatore quando il cane soffre di ansia, ansia da separazione, fobie, ossessioni, aggressività per paura, dominanza, fragilità emotiva e bassa autostima, fissazioni… invece avremmo potuto e ci saremmo potuti noi evitare tutto questo gran casino se solo ci fossimo sforzati di capirli di più, se avessimo dato meno coccole ed amore al momento sbagliato e più guida, regole e protezione al momento giusto… O peggio ancora utilizziamo psicofarmaci, quando un percorso naturale con un educatore che proponga una strategia è il più delle volte ciò di cui il nostro piccolo leader avrebbe di bisogno per togliergli dalle piccole spalle tutto questo onere.
Grazie per aver letto…per fortuna c’è tanta gente come me che ha voglia di imparare, di mettersi in discussione di apprendere sempre più e speriamo che la “famiglia” aumenti e se ancora non ne fai parte sappi che sarai il benvenuto/a 😉
In un altro articolo affrontiamo il vero significato di guida e di leader. Prenderemo le distanze da alcune parole spesso abusate in cinofilia e vedremo di rivedere i concetti e chiamare le cose con il nome corretto 🙂 Se ti interessa clicca nell’articolo qui sotto. Il cane alpha, il dominante essere il capobranco nomee spesso facilmente attribuite a comportamenti errati.. scopriamo invece che figura il cane anela di vedere in noi.

“Quando nelle lunghe notti gelate levava il muso alle stelle gettando lunghi ululati nello stile dei lupi, erano i suoi antenati morti e ridotti in polvere, che levavano il muso alle stelle e ululavano nei secoli attraverso di lui.”
Jack London – Zanna Bianca

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Ciao! Sono Alessio Palleschi
La mia passione per la cinofilia, che mi segue da 40 anni, mi ha portato negli ultimi tempi a voler aiutare sempre più persone a creare un rapporto migliore con i propri cani, a gestire e far crescere il proprio cane nel migliore dei modi in completa autonomia. Esplora gli articoli, le guide e gli approfondimenti che ho pubblicato su questo Blogdog!