Tiamina e Tiaminasi nell’alimentazione del cane

Affrontiamo oggi la relazione che c’è tra Tiamina e Tiaminasi e vedere che problemi ci sono nell’alimentare con cibi che contengono vitamina B1 e contemporaneamente con alimenti che contengono Tiaminasi la cosiddetta Anti-vitamina B1? Vediamo di fare chiarezza su quelle che sono le linee guida che vengono date in parecchi gruppi dedicati alla dieta Barf e poi erroneamente trasferite nella dieta cotta, facendo un bel miscuglio di nozioni. Cerchiamo con questo articolo relativo all’attenzione sulla Tiamina e Tiaminasi nell’alimentazione del cane di chiarire le idee.

Attenzione nel “crudo”

Nella barf la relazione tra Tiamina e Tiaminasi è molto importante

Da un lato diamo delle indicazioni utili per chi si avvicina al mondo della dieta Barf includendo un elenco di quali sono quegli alimenti che la contengono e quelli che invece no. Dall’altro valutiamo che è necessario stare attenti all’alta concentrazione di Tiaminasi quando si offre cibo crudo. La cottura dissolve il problema alla radice, quindi in una dieta casalinga cotta questo problema non dobbiamo porcelo.

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Il grande svantaggio della cottura dei cibi è che il riscaldamento distrugge anche molti nutrienti utili. Ma questo può essere compensato mangiando una dieta varia, contenente cibi sia vegetali che crudi e cotti, frutta eccetera eccetera

Tiamina (Vitamina B1) nel cane è importante?

La vitamina B1 o Tiamina, prima delle otto vitamine B, interviene come coenzima in numerosi processi metabolici. Il termine coenzima viene utilizzato per quelle sostanze che servono ad attivare gli enzimi. Questa vitamina aiuta l’estrazione di energia dagli alimenti nel processo del metabolismo di proteine, grassi e carboidrati. serve per la trasmissione degli impulsi nervosi e le funzioni muscolari ed interviene nella sintesi degli acidi nucleici (DNA) .

Ne riscontriamo buoni quantitativi in alimenti come Riso, Fegatini di Pollo, Cuore di Vitello, Carne di Maiale, Piselli

Non sono riportati effetti per un sovra-dosaggio di vitamina B1 per via orale. Alte dosi somministrate per via endovenosa hanno dimostrato una potenziale ipotensione (il contrario della famosa ipertensione degli uomini tanto preoccupante). Al contrario un deficit di Vitamina B1 nel cane può provocare: < I cuccioli nutriti con diete carenti di tiamina sperimentano una crescita lenta, inappetenza, perdita di peso, coprofagia, anomalie neurologiche (circoli, torcicollo, atassia e depressione del sistema nervoso centrale) e morte improvvisa. I cani con carenza acuta di tiamina sviluppano necrosi bilaterale simmetrica della sostanza grigia; carenze croniche possono progredire verso la degenerazione del nervo miocardico e periferico (Fonte: National Research Council (NRC). Vitamins. In Nutrient Requirements for Dogs and Cats. 2006 Washington, DC: National Academies Press p.212-216. ) >

Tiaminasi cosa è?

La Tiaminasi è un enzima che distrugge o inattiva la tiamina (Vit B1), fondamentalmente ne riduce la disponibilità per l’organismo. Non è ancora chiaro a cosa serva per quelle specie che la possiedono, ma è noto che divida la molecola di vitamina B1 , la Tiamina. Chi ha usato il calcolo blogdog si è reso conto come, per quanto minima sia la concentrazione giornaliera consigliata dalla NRC di Tiamina, la Vit B1 è una vitamina presente in quantità sufficienti solo in determinati alimenti.

Per questo una dieta varia è consigliata sempre, tanto negli uomini quanto nei cani. Esistono diversi tipi di Tiaminasi alcuni dei quali possono essere prodotti da batteri, funghi, piante e animali. Tra gli animali che ne contengono una quantità alta troviamo sempre indicato il pesce d’acqua dolce e il pesce azzurro marino… Ma in realtà indagando più nel dettaglio vediamo che la relazione è più sul fifty-fifty ovvero quasi equiparabile tra i vari tipi di pesce. In fondo all’articolo metteremo una lista esaustiva.

La thiaminasi viene “inattivata” dalla cottura dell’alimento che la contiene. Per questo il rischio di alimentare i nostri cani con pesce che la contiene in grandi quantità è legato solo a chi segue una dieta crudista.

Di contro il congelamento del pesce (che nelle diete come la barf viene fatto per debellare eventuali parassiti) non comporta la “de-attivazione” della Tiaminasi ed anzi, comporta la perdita di disponibilità biologica della vitamina B1, in maniera direttamente proporzionale al tempo di conservazione.

Tiamina e Tiaminasi che relazione c’è?

Per fugare subito il dubbio che in alcuni potrebbe nascere adesso pensando: <Ma gli animali in natura allora come fanno, non stanno mica a controllare queste cose?>. Infatti! Ne pagano le conseguenze…

I pesci predatori del mar Baltico

L’ingestione di grosse quantità di pesce come le acciughe per alcuni pesci predatori come il salmone del Mar Baltico ha fatto riscontrare a causa dei bassi livelli di Tiamina (Vit B1) una condizione chiamata “sindrome della riproduzione M74” o meglio sindrome da carenza di Tiamina. Quando questo è capitato, per tutte le uova, prodotte da Salmoni adulti, che si sono schiuse, tutti i piccolini nati sono subito morti. Problemi simili si sono riscontrati nei Salmonidi dei Grandi Laghi del Nord America.

Tuttavia, il più delle volte i pesci predatori mantengono un tipo di equilibrio tra i pesci ricchi di Tiaminasi e quelli ricchi di vitamina B1. Finché il predatore ha una dieta ragionevolmente varia, dovrebbe assumere abbastanza vitamina B1 per rimanere in buona salute. Va menzionato che negli esempi dei Salmonidi malati del Baltico, il problema principale era che non stavano seguendo una dieta variata, ma consumavano principalmente solo un tipo di preda.

Ovviamente negli animali domestici i rischi sono correlati al tipo di dieta che diamo. Vi sono stati casi di serpenti tenuti in casa che per carenza di vitamina B1, dovuta al fatto di essere alimentati sempre con pesce contenente alto contenuto di Tiaminasi, hanno sofferto di convulsioni gravissime…

Cerchiamo di non essere drastici ad ogni modo. Una dieta varia risolve il problema di un eventuale scompenso giornaliero. Ma se forniamo tutti i giorni sempre gli stessi alimenti, al di là che questi contengano alti livelli di Tiaminasi o meno, produrremmo nel lungo termine degli scompensi non salutari in ogni caso.

Le “voci” sulla Tiaminasi…

Avviene spesso di sentire nei gruppi di discussione sul Web una generalizzazione comune come quella che i pesci marini non contengono molta Tiaminasi mentre i pesci d’acqua dolce si. Non è assolutamente il caso. Da un controllo fatto nella letteratura che ho trovato disponibile tale differenza è stata riscontrata nei termini del 56% per i pesci d’acqua dolce e 51% per quelli di acqua salata (specie controllate 32 d’acqua dolce e 61 d’acqua salata). Se c’è una differenza questa è davvero minima e non si può dire che tutta la categoria dei pesci d’acqua dolce sia da “bannare” 🙂

Tra le famiglie di pesci alimentari consumate dall’uomo, ve ne sono diverse che contengono Tiaminasi , ma è stato scoperto che molti invertebrati la contengono pure ed a volte in concentrazioni superiori ai pesci. Invertebrati tra cui cozze, vongole e gamberetti. Di contro alcuni pesci sono totalmente privi di Tiaminasi. Riporto un elenco il più possibile ricco sotto, ovviamente non è completo, ma contiene parecchie informazioni utili

Elenchi

I dati sul contenuto di Tiaminasi degli “alimenti” sotto riportati provengono principalmente dal Consiglio nazionale delle ricerche (1982) (NRC). In fondo all’articolo c’è l’intera bibliografia

Specie che contengono Tiaminasi

Ecco un elenco di alcune specie di pesci e molluschi che contengono Tiaminasi che possiamo trovare in Italia:

Acciuga (Anchoa hepsetus)
Alici (Engraulis encrasicolus)
Aringhe atlantiche (Clupea harrengus)
Aringhe baltiche (Clupea harengus membras)
Astice Americano (Homarus americanus)
Capelin (Mallotus villosus)
Capesante (Pecten grandis)
Carpa, comune (Cyprinus carpio)
Cefalo o muggine (Mugil cephalus) 
Coregone di lago (Coregonus clupeaformis)
Coregone tondo (Prosopium cylindraceum)
Cozza mediterranea (Mytilus galloprovincialis)
Dentice rubino (Etelis carbunculus)
Gamberetti, gamberi tigre (Penaeus spp.)
Lampreda, Mare (Petromyzon marinus)
Merluzzo nero (specie indeterminata)
Murene ( Muraenidae sp.)
Persico Spigola (Morone chrysops)
Pesce gatto, Manica (Ictalurus punctatus)
Pesce gatto, testa di toro marrone (Ameiurus nebulosus)
Pesce gatto, testa di toro nero (Amieurus melas)
Pesce Pappagallo (Scarus dubius)
Pesce rosso (Carassius auratus)
Pesce spada (Xiphias gladius)
Sardina (Sardina pilchardus)
Scazzone marrone (Amelurus nebulosus)
Sgombro del Pacifico (Scomber japonicus)
Sugarello (Trachurus trachurus)
Tonno pinna gialla (Neothunnus macropterus)
Tonno Skipjack (Katsuwonus pelamis)
Vongole (famiglia Veneridae)
Vongole (Tellina spp.)

Specie che NON contengono Tiaminasi

Ecco un elenco di alcune specie che NON contengono Tiaminasi che possiamo trovare in Italia:

Anguilla, comune (Anguilla anguilla)
Aringa di lago (Coregonus artedi)
Barracuda (Sphyraena barracuda)
Black-bass a bocca piccola o boccalino (Micropterus dolomieu)
Bluegill (Lepomis macrochirus)
Branzino del Nord (Micropterus dolomieu)
Branzino, Persico (Micropterus salmoides)
Granchi portoghesi (sp. Indet.)
Halibut, Atlantico (Hippoglossus hippoglossus)
Luccio giallo / walleye (Sander vitreus)
Luccio, settentrionale (Esox lucius)
Merluzzo bianco (Gadus morhua)
Merluzzo d’argento (Merluccius bilinearis) 
Nasello (Urophycis spp)
Nasello atlantico / nasello d’argento (Merluccius bilinearis)
Passera invernale (Pseudopleuronectes americanus)
Perchia striata (Centropristis striata)
Persico delle roccie (Ambloplites rupestris)
Persico trota (Micropterus salmoides)
Pesce gatto di mare duro (Ariopsis felis)
Pesce lucertola (Synodus foetens)
Pesce persico giallo (Perca flavescens)
Pesce re  (Menticirrhus americanus)
Platessa americana (Hippoglossoides platessoides)
Platessa dalla coda gialla (Limanda ferruginea)
Platessa europea (Pleuronectes platessa)
Pollock / Merluzzo giallo (Pollachius)
Ricciola (Seriola dumerilii)
Salmone Argentato (Oncorhynchus kisutch)
Salmone atlantico (Salmo salar)
Scorfano Atlantico (Sebastes marinus)  (Sebastes norvegicus)
Sogliola comune (Solea solea)
Spratto o papalina (Sprattus sprattus)
Sugarotto (Decapterus pinnulatus)
Trota di lago (Salvelinus namaycush)
Trota fario (Salmo trutta)
Trota iridea (Oncorhynchus mykiss)
Bibliografia:

Anglesea, J.D. & Jackson, A.J. (1985): Thiaminase activity in fish silage and moist fish feed. Anim. Feed Sci. Tech. 13: 39-46.
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Food and agriculture organization of the United Nations (1980): ADCP/REP/80/11 – Fish Feed Technology. 
Greig, R.A. & Gnaedinger, R.H. (1971): Occurrence of thiaminase in some common aquatic animals of the United States and Canada. Special Scientific Report—Fish. U.S. Dept. Commer. Natl. Mar. Fish. Serv. 631: 1-7.
Hilker, D.M. & Peter, O.F. (1966): Anti-thiamine activity in Hawaii fish.- J. Nutr. 89(4):419-421.
National Research Council (1981): Nutrient Requirements of Cold-water Fishes. Washington, D.C.: National Academy Press.
National Research Council (1982): Nutrient Requirements of Mink and Foxes, Washington, D.C.: National Academy Press.
National Research Council (1983): Nutrient Requirements of Warm-water Fishes and Shellfishes. Washington, D.C.: National Academy Press.

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Royes, J.-A.B. & Chapman F.A.: Preparing your own fish feeds.- University of Florida, 9 p. 
Scardi, V. & Magri, E. (1957): Thiaminase activity in Mytilus galloprovincialis.- Boll Soc Ital Biol Sper. 33(7):1087-1089 (in Italian).
Wistbacka, S.; Heinonen, A.; Bylund, G. (2002): Thiaminase activity of gastrointestinal contents of salmon and herring from the Baltic Sea.- Journal of Fish Biology 60(4), 1031-1042.
Yudkin, W.H. (1949): Thiaminase, the Chastek-paralysis factor.- Physiol. Rev. 29: 389-402.

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Alexdogs

Ciao! Sono Alessio Palleschi La mia passione per la cinofilia, che mi segue da 40 anni, mi ha portato negli ultimi tempi a voler aiutare sempre più persone a creare un rapporto migliore con i propri cani, a gestire e far crescere il proprio cane nel migliore dei modi in completa autonomia. Esplora gli articoli, le guide e gli approfondimenti che ho pubblicato su questo Blogdog!

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